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Formazione docenti: quanta strada c’è da fare

Il ministro dell’istruzione Bianchi, parlando a Tgcom24, ha affermato;: “Dobbiamo cambiare non solo il modo di reclutamento ma anche il sistema di formazione degli insegnanti”.

Rudyard Kipling, nella poesia I Keep Six Honest Serving Men1, indica le tappe del percorso risolutivo della questione aperta dal ministro: “Ho sei servitori, mi hanno insegnato tutto quello che conosco, i loro nomi sono Cosa, Perché, Quando e Come e Dove e Chi”.
Percorriamolo per scoprire i cambiamenti necessari.

Perché [Why]: la scuola è un sistema. Tutte le sue componenti, sinergicamente, concorrono al conseguimento della sua finalità. Essa consiste nel dotare i giovani delle qualità necessarie all’interazione con un ambiente in rapida e imprevedibile evoluzione, oltre a sensibilizzarli per l’arte e per la letteratura.

Cosa [What]: la progettualità è l’aspetto fondante la professionalità docente. Essa richiede la definizione degli obiettivi, la formulazione d’ipotesi, il reperimento delle risorse, la realizzazione del materiale didattico, la gestione della classe, la misurazione degli esiti e la capitalizzazione degli scostamenti attese/risultati.
Progettualità che si sviluppa nel Consiglio di classe, l’organismo responsabile del “Coordinamento didattico”: il docente individua nella propria disciplina gli aspetti funzionali alla finalità del sistema.

Dove [Where]: la scuola e l’università hanno finalità differenti. La prima istituzione fornisce il bagaglio culturale e strumentale, utilizzato dalla seconda per promuovere processi d’apprendimento [modifica stabile di comportamento].
Da un lato un’organizzazione strutturata per dipartimenti disciplinari, dall’altro lato un complesso unitario.

Quando [When]: l’aspirante docente, al termine del percorso accademico, riceve la certificazione del possesso delle conoscenze richieste dal lavoro che intende intraprendere: la pratica del loro utilizzo, ideato in funzione dei traguardi elaborati e adottati dalle singole scuole, completa la sua formazione; accertata da un esame.

Chi [Who]: L’autonomia delle istituzioni scolastiche “Si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana”. Ne discende che ogni scuola, in funzione del territorio, delle famiglie, delle risposte degli studenti, elabora propri itinerari d’apprendimento. Questi rappresentano il campo in cui sviluppare i percorsi formativi.

Come [How]: L’organizzazione delle singole scuole rappresenta il modello cui aderire.

Enrico Maranzana

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