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Formazione docenti

Le "fette" più consistenti del finanziamento sono destinate all’Istruzione elementare (17 miliardi), all’Istruzione di secondo grado di I grado (18 miliardi) ed al personale degli uffici periferici (31 miliardi circa).
Lo stabilisce la direttiva ministeriale 202 del 16 agosto che contiene anche alcune novità; la più importante riguarda la generalizzazione dell’attività di monitoraggio per tutte le azioni di formazione in quanto verrà data attuazione al protocollo di intesa sugli standard organizzativi e di costo della formazione del personale del comparto scuola sottoscritto nello scorso mese di gennaio fra Ministero e organizzazioni sindacali.
L’intesa definisce con precisione i criteri che ogni progetto di formazione/aggiornamento deve rispettare; fra l’altro è previsto che ogni progetto sia accompagnato da una attenta valutazione dei risultati (gradimento dei partecipanti, impatto sulle competenze, incidenza sulle prassi didattiche e sugli esiti di apprendimento) e si concluda con un rapporto finale.
Tutta l’attività di formazione dovrà essere inserita in un vero e proprio sistema di crediti formativi che accompagnerà la carriera di ciascun dipendente.
Anche i costi saranno sottoposti a controllo: sono consentiti regimi tariffari diversi in relazione alla tipologia dei corsi, ma l’intesa stabilisce che "i parametri di riferimento variano da un massimo di 10.000 lire/ora per partecipante nel modello di corso breve a un massimo di 30.000 lire/ora per partecipante nel modello più complesso". Questo significa, per esempio, che un corso condotto con metodologie tradizionali (lezioni, esercitazioni, discussioni) di una dozzina di ore frequentato da 25 docenti non potrà costare più di 3 milioni.
Ma quali sono le tematiche che il MPI intende privilegiare?
La circolare ne elenca diverse: si va dal rinnovamento metodologico dell’insegnamento della storia, all’educazione scientifica e all’insegnamento delle lingue straniere. E ancora: laboratori di scrittura per i docenti della scuola secondaria, laboratori di lettura nella scuola di base, educazione musicale, formazione generalizzata sulle tematiche dell’handicap, promozione del linguaggio cinematografico e audiovisivo, educazione interculturale e cultura della legalità.
Ma proseguiranno anche le iniziative di formazione per gli insegnanti che svolgono funzioni obiettivo o per coloro che operano nelle scuole collocate in aree a rischio o in scuole a forte processo immigratorio.

Reginaldo Palermo

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