Il percorso universitario di formazione iniziale con esame finale rappresenta la via maestra per conseguire l’abilitazione all’insegnamento per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per le relative classi di concorso.
I percorsi universitari e accademici di formazione iniziale, a frequenza obbligatoria, sono organizzati e impartiti, per le relative classi di concorso e sono svolti interamente in presenza o, esclusivamente per le attività diverse dalle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche in misura comunque non superiore al venti per cento del totale.
I percorsi formativi sono organizzati per accogliere un numero chiuso di partecipanti stabilito dal Ministro dell’Istruzione e del Merito in relazione al fabbisogno di docenti per i tre anni scolastici successivi, per il Sistema nazionale d’istruzione, ivi compresi le scuole paritarie, i percorsi d’istruzione e formazione professionale delle regioni nonché le scuole italiane all’estero. Fermo restante che qualora il numero degli scritti dovesse essere superiore a posti previsti, le singole università possono valutare l’opportunità di programmare delle selezioni a livello locale.
Ai percorsi universitari di formazione possono partecipare gli aspiranti docenti:
• in possesso di una laurea magistrale;
• gli IPT (Insegnanti Tecnico Pratici) con il solo diploma fino al 31 dicembre del 2024;
• gli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in via di acquisizione del titolo soltanto se hanno già conseguito almeno 180 CFU;
• i docenti abilitati in altra classe di concorso o titolari su altro grado d’istruzione e i docenti specializzati sul sostegno.
Per l’iscrizione al corso di formazione iniziale è previsto il pagamento a carico dei partecipanti di un importo fino a un massimo di:
• 2.500 euro per il conseguimento dei 60 CFU
• 2.000 euro per:
I percorsi universitari di formazione iniziale per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado strutturato in modo da consentire ai partecipanti di acquisire attraverso i 60 CFU:
• le competenze culturali, disciplinari, pedagogiche, psicopedagogiche, didattiche e metodologiche, specie quelle dell’inclusione e della partecipazione degli studenti, rispetto ai nuclei basilari dei saperi e ai traguardi di competenza fissati per gli studenti;
• le competenze proprie della professione di docente, in particolare pedagogiche, psicopedagogiche, relazionali, orientative, valutative, organizzative, didattiche e tecnologiche, integrate in modo equilibrato con i saperi disciplinari nonché con le competenze giuridiche, in specie relative alla legislazione scolastica;
• la capacità di progettare, anche tramite attività di programmazione di gruppo e tutoraggio tra pari, percorsi didattici flessibili e adeguati alle capacità e ai talenti degli studenti da promuovere nel contesto scolastico, in sinergia con il territorio e la comunità educante, al fine di favorire l’apprendimento critico e consapevole, l’orientamento, nonché l’acquisizione delle competenze trasversali da parte degli studenti, tenendo conto delle soggettività e dei bisogni educativi specifici di ciascuno di essi;
• la capacità di svolgere con consapevolezza i compiti connessi con la funzione di docente e con l’organizzazione scolastica e la deontologia professionale.
Alla prova finale, consistente in una prova scritta e in una lezione simulata, sono ammessi i corsisti che hanno maturato una percentuale minima di presenza alle attività formative pari al 60 per cento, (in merito il CSPI chiede che sia modificata e portata al 70 per cento per ogni specifica attività formativa).
La prova scritta consiste in una sintetica analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio diretto e indiretto svolto nel percorso di formazione iniziale al fine di accertare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare, con particolare riferimento alle attività di laboratorio nonché all’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche.
La lezione simulata, della durata massima di quarantacinque minuti, consiste nella progettazione, anche mediante tecnologie digitali multimediali, di un’attività didattica innovativa, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.
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