Tutto da rifare, ma in tempi brevissimi perché le prove di accesso ai Tfa rimangono confermate per la fine di febbraio. È questo l’esito dell’incontro tenuto il 29 dicembre al Miur tra i sindacati ed alcuni dirigenti ministeriali, tra cui il capo dipartimento Giovanni Biondi, per fare il punto della situazione sull’avvio dei corsi riguardanti formazione iniziale e Tfa.
La novità è che alle già note incompletezze dei decreti emessi sul fotofinish dall’ex ministro Gelmini, si sono aggiunti i rilievi posti dalla Funzione Pubblica su disponibilità e contingenti fissati dal Miur a novembre (complessivamente oltre 23mila posti da assegnare): il dicastero di Palazzo Vidoni “ha eccepito – ha spiegato la Gilda degli insegnanti, presente all’incontro – rispetto al numero proposto in eccesso rispetto alle reali disponibilità dei posti in organico. Da ciò si desume che sarà necessaria una revisione delle quantità previste per i Tfa”.
I sindacati hanno poi fatto di nuovo notare le incongruenze presenti nei decreti firmati dalla Gelmini. In particolare, i punti che al Miur dovranno rivedere, a ritmi forzati, riguardano le modalità, i numeri e la distribuzione territoriale: Biondi ha preso l’impegno che verranno comunicati ai sindacati già nei primi giorni del 2012. Non sarà, tuttavia, un resoconto completo: all’appello mancheranno sicuramente i riferimenti delle classi di concorso dell’ambito artistico e musicale riguardanti l’AFAM. Servono, quindi, ha sottolineato la Uil Scuola, “sostanziali modifiche rispetto alle numerose palesi sviste, che potrebbero inficiarne l’applicabilità”.
Un altro punto dolente, toccato dai rappresentanti dei lavoratori, è quello delle procedure di reclutamento, che secondo l’amministrazione sarebbe da trattare in una sede diversa rispetto a quella delle procedure abilitanti: la Uil Scuola, con gli altri sindacati d’accordo, ha ribadito invece che “TFA e reclutamento vanno trattati insieme”.
Con il nuovo anno, quindi, assisteremo ad una inevitabile riformulazione o integrazione sostanziale dei due decreti pubblicati a novembre (con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), contenenti nuovi numeri e modalità di svolgimento delle selezioni dei candidati.
L’unica conferma giunta dalla riunione di fine 2011 è stata quella relativa alla tempistica delle selezioni: “è stato ribadito da parte dell´amministrazione che le prove di accesso ai TFA saranno fatte alla fine di febbraio-primi di marzo anche nelle more del perfezionamento dei decreti impugnati poiché il ‘Cineca’ ha ormai definito tempi e modalità della loro organizzazione”, ha spiegato la Gilda. Lo stesso sindacato, guidato da Rino Di Meglio, ha commentato che “i TFA devono partire anche in difetto di legislazione poiché dalla loro conclusione deriva la possibilità di bandire i concorsi ordinari promessi dal Ministro Profumo”. Ma senza regole chiare, eque e condivise non salirà il rischio di portare la questione delle formazione iniziale e dei Tfa nelle aule dei tribunali?