Nell’a.s. 2015/16 si sono formati circa 84.000 docenti accompagnati da circa 65.000 tutor, e nell’anno in corso sono in formazione oltre 25.000 docenti.
Questi sono i dati restituiti dal monitoraggio condotto dall’Indire per conto della Direzione Generale per il Personale Scolastico – Miur sull’anno di formazione e di prova svoltosi nell’a.s. 2015/2016.
La formazione dei docenti è stata supportata da un’applicazione informatica online interamente sviluppata dall’Indire e gestita sui server dello stesso Istituto.
Per indagare l’efficacia del modello formativo e dei suoi dispositivi, sono stati utilizzati questionari di monitoraggio, forniti ai docenti in formazione, al loro tutor e a un campione rappresentativo di dirigenti scolastici italiani. Sono state inoltre condotte interviste, focus group e tavoli di discussione con campioni rappresentativi di docenti, tutor, referenti degli Uffici Scolastici Regionali, Uffici di Ambito Territoriale e dirigenti scolastici delle Scuole Polo.
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Di seguito alcuni dati della sintesi proposta da Indire sul monitoraggio in questione:
- i docenti in anno di formazione e prova nel 2015/2016 erano per l’81% di sesso femminile. Analoga proporzione di genere riguarda i docenti-tutor. Oltre l’80% dei docenti in formazione, al momento dell’immissione in ruolo, aveva un’età compresa tra i 35 e i 54 anni;
- il 45% dei docenti è nato in una regione del Sud, in particolare in Puglia e in Campania; circa il 21% proviene dalle isole, la maggior parte dalla Sicilia; circa il 13% è nato in una regione del Centro, Lazio e Marche; l’11% dal Nord ovest, Lombardia e 8% dal Nord est, Veneto. Il 3% dei docenti è nato all’estero;
- in generale, il 31% ha preso servizio al Sud, circa il 22% al Centro, il 20% Nord-ovest, il 15% Nord-est e infine il 13% nelle isole;
- confrontando questo dato con la partizione geografica della nascita, emerge che circa l’85% delle persone del sud, del centro, del Nord-est e del Nord-ovest sono rimaste a insegnare nella stessa ripartizione geografica della nascita; invece, per quanto riguarda le isole, il 47% si è spostato in altre ripartizioni geografiche;
- il 92% dei docenti si è iscritto all’ambiente online durante il primo mese di disponibilità del servizio (febbraio 2016);
- gli incontri iniziali e finali di avvio e conclusione dell’anno di prova, organizzati sul territorio, sono stati generalmente svolti raggruppando i docenti della provincia (63,6%), oppure riunendoli in piccoli gruppi territoriali o di scuole (21,8%); gli incontri di apertura sono stati rivolti prevalentemente ad aspetti informativi quali, ad esempio, l’illustrazione del percorso e dell’organizzazione (79%); solo nel 10% dei casi sono stati affrontati aspetti formativi e nel 9% aspetti pedagogici di riflessione sulla figura del docente;
- dal punto di vista metodologico, i laboratori formativi seguiti dai docenti hanno avuto nel 49,1% dei casi una struttura di gruppi di lavoro, studio e confronto; nel 36,4% hanno avuto un carattere di lezione frontale affidata a esperti; nell’11,7% si è trattato di seminari comprensivi di relazione e dibattito;
- i nuclei tematici più affrontati nei laboratori organizzati nel 2015/2016 hanno riguardato rispettivamente: i bisogni educativi speciali (96%), le nuove tecnologie e la didattica (91,5%), la gestione della classe e le problematiche relazionali (77,2%), il Sistema Nazionale di Valutazione (56,2%);
- l’esperienza di affiancamento professionale peer to peer tra il docente e il tutor accogliente, che costituisce uno dei veri pilastri dell’impianto formativo, in generale è stata giudicata: molto utile sul piano umano e relazionale (77% dei docenti e 80% tutor), molto utile sul piano degli stimoli culturali (60% sia per docenti che per tutor), molto utile sul piano strettamente operativo e professionale (65% dei docenti e 62% dei tutor);
- il 90% circa dei tutor afferma di volere svolgere ancora la funzione di tutor di docente neoassunto nel futuro.
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