Formazione obbligatoria, a scuola in orario di servizio si può se lo dice il Collegio

Il monte ore minimo annuale di formazione obbligatoria può essere raggiunto anche attraverso corsi svolti nella propria scuola in orario di servizio.

A patto che lo abbia deliberato il Collegio dei docenti. Lo sottolinea e testimonia l’Usb Scuola, alla vigilia di un corso formativo programmato dallo stesso sindacato la mattina di mercoledì 12 aprile presso un istituto superiore di Torino.

Il corso di formazione, sottolinea il sindacato di base, è stato “votato dal Collegio Docenti e che si svolgerà nel corso della mattinata, nell’orario di servizio”.

L’Usb fa anche notare che quello torinese è “lo stesso istituto che distribuisce tra tutti i docenti il Bonus premiale, grazie ad un comitato di Valutazione che non si è sbizzarrito in assurdi quanto improbabili criteri di attribuzione, ma ha ribadito che i buoni risultati di una scuola dipendono dal lavoro e dalla partecipazione di tutti”.

 

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Insomma, se lo si vuole, la Legge 107/15 può anche essere aggirata. Ma è fondamentale che il preside sia disponibile.

“Tutto ciò è possibile – spiega ancora l’organizzazione sindacale – anche grazie alla disponibilità al confronto del DS, certo, ma trova nella compattezza del Collegio il suo punto di forza principale”.

Morale: “ecco che domani (12 aprile n.d.r.) gli insegnanti di questa scuola inizieranno un confronto critico su un altro dei “mostri sacri” del nuovo modello di scuola: la “didattica delle competenze”, che ormai sembra qualcosa di irrinunciabile e di cui invece va mostrato il livello ideologico funzionale all’uniformazione al ribasso dei profili formativi per un mercato del lavoro fatto di precarietà e sfruttamento, complementare all’ASL e alla riforma dell’istruzione professionale”.

Alessandro Giuliani

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