L’obbligo di formazione dei docenti senza specializzazione di sostegno e che abbiano nelle loro classi almeno un alunno disabile, il cui svolgimento disposto dalla legge di bilancio 2021 dovrà essere svolta senza esonero dall’insegnamento e per un minimo di 25 ore, sta diventando un vero e proprio tormentone dell’anno scolastico 2021/2022. La materia è senza dubbio di natura contrattuale, ma il rinnovo del CCNL tarda ad arrivare per mancanza di risorse economiche adeguate.
Nel contratto vigente della scuola, l’orario di lavoro dei docenti è diviso in orario di insegnamento e impegni collegiali funzionali all’insegnamento, tutti gli altri impegni di lavoro, che sono svolti fuori dal regolare orario di servizio, vengono retribuiti e soprattutto non sono impegni da assumere con carattere di obbligatorietà.
Com’è noto, la legge di Bilancio 2021 ha previsto una formazione obbligatoria di almeno 25 ore sulle tematiche inclusive per i docenti impegnati nelle classi con alunni con disabilità, tuttavia questa imposizione di legge, prevista dal comma 961 della legge di bilancio 2021, si interseca con la sentenza del 28.10.2021 della Corte di Giustizia Europea che conferma, qualora fosse necessario, che qualunque attività, a partire dalla formazione, disposta dal datore di lavoro debba ritenersi a tutti gli effetti “orario di lavoro” e pertanto inserita nelle prestazioni previste o riconosciute economicamente se eccedenti l’orario di servizio.
Ricordando che la legge 107/2015 prevede che la formazione obbligatoria per i docenti debba essere, c’è scritto nella legge, una formazione “in servizio”, specificando ancora che la Corte di Giustizia europea ha già sentenziato l’impossibilità di svolgere tale servizio obbligatorio fuori dall’orario di servizio, questo comporta la necessità di retribuire le ore di formazione sull’inclusione imposte per legge, ma non ancora regolamentate dal rinnovo del Contratto scuola.
La confusione sull’obbligatorietà delle ore di formazione sull’inclusione è l’unica cosa certa, infatti tutte le scuole si stanno movendo per ordine sparso e senza capirci poi tanto. Si tratta di un obbligo aggiuntivo di 25 ore da svolgere gratuitamente? Si tratta, come dice la nota del MI n. 27622 del 6/09/2021, di un invito alla formazione per i docenti che ne sono interessati? Oppure si tratta di attendere l’accordo del rinnovo contrattuale di lavoro della scuola dove questo tema verrà trattato? Intanto il Ministero dell’Istruzione prima aveva previsto di svolgere questa formazione ad inizio anno scolastico 2021/2022, adesso il tutto si è dilatato temporalmente fino a marzo 2022 e sono in tanti a scommettere che, senza Contratto queste ore obbligatorie finiranno per essere pagate dall’Amministrazione come ore di lavoro aggiuntivo, oppure non svolte da molti docenti.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…