Categorie: Personale

Formazione obbligatoria docenti, ecco come è strutturata l’Unità Formativa

Le attività formative obbligatorie per i docenti saranno articolate in Unità Formative, con esplicito riferimento al sistema dei crediti formativi universitari e professionali.

Ma senza una quantificazione oraria obbligatoria. Il piano nazionale per la formazione dei docenti 2016-2019 prevede che le azioni formative di ogni istituto siano inserite nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, in coerenza con le scelte del collegio docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico.

Le Unità Formative devono indicare la struttura di massima del percorso formativo, con le attività in presenza, ma anche tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali (formazione a distanza, ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, documentazione, progettazione).

Per la definizione delle Unità Formative, il Ministero suggerisce di fare riferimento a standard esistenti, come il sistema dei crediti formativi universitari e professionali. Per fare un esempio, un credito universitario corrisponde a 25 ore di lavoro comprensive di lezioni, esercitazioni, studio a casa. Per i professionisti, in generale vale la corrispondenza di 1 ora = 1 credito, con l’obbligo di 60 crediti in un triennio, acquisibili con modalità liberamente scelte (attività in presenza, online, o di tipo informale).

Per i docenti, si evidenzia la necessità di garantire a livello di scuola almeno una Unità Formativa per ogni anno scolastico, diversamente modulabile nel triennio.

Tuttavia il Ministero non impone alcuna quantificazione oraria obbligatoria, probabilmente demandata al prossimo Contratto collettivo. Anzi, viene ribadito che “è importante qualificare, prima che quantificare, l’impegno del docente considerando non solo l’attività in presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali”.  “L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano”.

Le scuole riconoscono come Unità Formative la partecipazione a iniziative promosse direttamente dalla scuola, dalle reti di scuole, dall’Amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione deliberato dal Collegio Docenti.

L’Unità Formativa viene riconosciuta e acquisita tenendo conto delle diverse attività svolte, purché documentabili all’interno del quadro progettuale della scuola e nel portfolio personale del docente.

 

Documenti utili:

Miur, Piano nazionale per la formazione dei docenti 2016-2019

 

Per approfondire: 

Piano formazione docenti:le buone intenzioni e le criticità

 

{loadposition eb-stato-giuridico}

 

 

{loadposition facebook}

Anna Maria Bellesia

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024