Lo scorso 8 novembre il Miur ha pubblicato una circolare, la n° 0047777, in cui vengono date le istruzioni in merito alla formazione del personale docente e le ripartizioni dei fondi destinati. Indicazioni anche per la formazione docenti neoassunti a.s.2017-2018 e la formazione sui temi dell’Inclusione a.s. 2017-2018.
Complessivamente, l’importo previsto per la seconda annualità del Piano nazionale di formazione è di 30 milioni di euro. La somma non copre, fa notare anche Italia Oggi, gli oneri retributivi derivanti dalla trasformazione della formazione da diritto a dovere, ma solo gli oneri relativi all’organizzazione – gestione dei corsi e la retribuzione dei formatori.
La circolare specifica quali sono gli obiettivi del piano di formazione, anche alla luce dei risultati della prima annualità, che sono:
E’ importante, fa sapere l’amministrazione, il perfetto incontro fra priorità nazionali e progettazione territoriale, ovvero, la programmazione delle iniziative per il corrente anno scolastico dovrà tenere conto, come di consueto, delle priorità nazionali, da interpretare come assi strategici per lo sviluppo del sistema educativo, da mettere in stretta connessione con le innovazioni previste dalla legge 107/2015 e con i relativi decreti legislativi di attuazione.
In particolare in ogni ambito territoriale dovranno essere assicurate iniziative formative relative a:
– il tema delle competenze e delle connesse didattiche innovative, anche sulla base degli orientamenti operativi e progettuali che saranno forniti dal comitato scientifico nazionale operante, a livello nazionale, per il primo ciclo (D.M. n. 537 del 1/08/2017);
– il tema della valutazione degli apprendimenti, in fase di revisione normativa a seguito del d.lgs 62/2017 e dei D.M. n. 741 e n. 742 del 2017, con particolare riferimento ai temi della valutazione formativa, del nuovo ruolo delle prove Invalsi, della certificazione delle competenze e dei nuovi esami di stato, anche sulla base degli orientamenti forniti dal MIUR;
– il tema dell’alternanza scuola-lavoro da indirizzare anche in relazione agli esiti delle azioni di monitoraggio qualitativo;
– il tema dell’autonomia organizzativa e didattica, con particolare riferimento alle connessioni con l’evoluzione dei PTOF, il migliore utilizzo, da parte delle istituzioni scolastiche, dell’organico di potenziamento, l’attivazione di modelli organizzativi flessibili.
Inoltre, per quanto riguarda l’area delle lingue straniere, si legge sulla circolare, le iniziative dovranno tener conto dello (e non sovrapporsi allo) sviluppo dei percorsi metodologici CLIL per la scuola secondaria di II grado, secondo quanto previsto dal D.M. 851/2017 relativo alla gestione dei fondi per l’anno 2017 della Legge n. 440/1997. Alle azioni sulle lingue dovrà essere riservata una quota delle risorse disponibili a livello di ciascun ambito territoriale, in funzione dei bisogni territoriali.
Ma il Miur pensa anche alla formazione dei docenti della scuola dell’infanzia: infatti, si in ogni ambito territoriale l’amministrazione raccomanda di realizzare almeno due iniziative formative rivolte ai docenti di scuola dell’infanzia statale, aperte anche a docenti ed educatori di altri comparti educativi, sui temi della cultura dell’infanzia, in connessione con il d. lgs. n. 65/2017.
Una prima iniziativa di formazione deve essere rivolta a consolidare le pratiche educative e didattiche in una logica di continuità educativa, diversamente dall’altra attività di formazione che invece dovrà tenere conto dello sviluppo delle competenze pedagogiche ed organizzative in vista dell’assunzione di compiti di coordinamento pedagogico.
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