Realizzare durante l’anno una formazione che comporti almeno 12 ore obbligatorie: la richiesta giunge alla Tecnica della Scuola da alcune centinaia di docenti.
Si tratta degli insegnanti che hanno risposto ad un sondaggio, dal titolo “Il corso che vorrei”, realizzato dalla nostro casa editrice per proporre una più proficua programmazione delle scelte formative dei docenti in vista del prossimo anno scolastico.
La premessa è che ben nove docenti su dieci – in larga prevalenza professori della scuola superiore – hanno dichiarato di aver partecipato nel corso di quest’anno scolastico a non men di un corso sulla formazione: hanno toccato con mano, dunque, la nuova attività formativa, obbligatoria e permanente, introdotta con la riforma della Buona Scuola.
Ma che genere di corsi sono stati svolti? Ebbene, quasi tre docenti su quattro hanno svolto una formazione di tipo tradizionale, quindi in presenza. Inoltre, un alto numero di insegnanti ha frequentato i corsi organizzati nella propria scuola.
Un buon numero di insegnanti ha comunque sperimentato i sistemi formativi in presenza, svolti presso enti accrediti, come la stessa Tecnica della Scuola, avvicinandosi, con successo, anche alle modalità on line: sia Webinar (on line in diretta live con il relatore), sia di tipo E-learning (on line con materiali fruibili in differita) che hanno la stessa valenza di quelli tradizionali.
Meno gettonato, invece, è stato il sistema di fruizione “Blended” (in parte in presenza, in parte on line).
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Per assistere alle lezioni via webinar, solo un docente su dieci ha detto di prediligere la fascia oraria che va delle ore 14 alle ore 16. Per il prossimo a.s., la maggior parte (il 56,9%) ha auspicato di svolgere le lezioni in modalità on line tra le ore 18 e le ore 20.
Sulla quantità di formazione, meno di un docente si quattro vede di buon occhio oltre 20 ore di formazione annua, previste in sede di Collegio dei docenti ad inizio anno. Gli altri docenti preferirebbero svolgere appena 4 ore l’anno, ma la maggioranza (quasi la metà degli intervistati) gradirebbero almeno 12 ore annue. Trovandosi quindi in linea con ultimissime indicazioni temporali del Miur, che tendono verso corsi sempre più impegnativi (quindi da svolgere su più giorni).
Ricordiamo che quest’anno il numero di ore annuali non è stato imposto dal Miur, ma è stato indicato (nemmeno sempre) direttamente dai Collegi dei docenti: per quanto ne sappiamo, le ore minime ad insegnante, da svolgere entro il prossimo 31 agosto, si sono attestate tra le 20 e le 30. Tali ore, è bene sottolinearlo, possono in parte svolgersi anche in orario di servizio, frunendo dei cinque giorni di permesso annuo che ogni docente di ruolo ha a disposizione.
Tornando al nostro sondaggio, le indicazioni appaiono chiare: c’è da sperare che al Miur abbiano fatto tesoro del primo anno di “rodaggio”. In modo che, da settembre, anche grazie al nuovo bonus annuale da 500 euro per l’aggiornamento professionale (spendibile volendo assieme quello dell’anno in corso), possano seguire le indicazioni provenienti dagli stessi corsisti.
La nostra casa editrice, dal canto suo, si impegna sin d’ora a proporre una serie di corsi, in presenza e on line, sempre più tarati in base alle esigenze dei docenti in formazione.
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