La metodologia Clil, secondo i regolamenti del riordino delle superiori, dovrà essere utilizzata già nell’a.s. 2012/2013 nelle classi terze dei licei linguistici e due anni dopo nelle quinte classi anche di altri percorsi degli istituti secondati di II grado per insegnare in lingua straniera una disciplina non linguistica (Dnl).
Le competenze linguistiche necessarie per insegnare utilizzando il metodo Clil sono fissate al livello C1 del framework europeo delle lingue. Il percorso di formazione, rivolto ai docenti – non solo di ruolo ma anche a tempo determinato in possesso di abilitazione ed inseriti nelle graduatorie permanenti (in una successiva nota di chiarimento, comunque, vengono specificate le condizioni in cui i docenti possono prendere aprte ai percorsi formativi) – di discipline non linguistiche di scuola secondaria di II grado, si suddivide in due grandi settori che consentirà agli insegnanti di sviluppare: competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera; competenze metodologico-didattiche Clil.
Per i docenti che non possiedono il livello C1 è previsto un percorso di formazione quadriennale se si parte del livello B1 e biennale se si parte del livello B2. Ogni biennio prevede 260 ore di corso, per lo più in presenza.
La formazione sarà affidata alle università ed in particolare ai centri linguistici di ateneo.
Per quanto riguarda l’ambito metodologico-didattico il percorso, sempre affidato alle facoltà universitarie, si articolerà in attività formative di base (riguardanti aspetti metodologici trasversali) ed attività caratterizzati (riferite alle specifiche discipline che si intendono insegnare in modalità Clil) che prevedono anche un tirocinio. Complessivamente il percorso vale 20 crediti formativi universitari e vi potrà accedere solo chi possiede certificazione linguistica di livello C1 oltre ai docenti in possesso di certificazione di livello B2 che si impegnino a frequentare percorsi di formazione linguistica per raggiungere il livello C1.
Il Miur ha avviato la pianificazione delle attività formative scrivendo a tutte le scuole e richiedendo che entro il 21 dicembre siano restituiti gli elenchi dei docenti interessati.