Lo scorso 5 aprile, riporta “Il fatto quotidiano”, il segretario generale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha indirizzato all’ufficio territoriale del proprio Ministero, la nota con cui si impone la chiusura del sito internet www.dplmodena.it“.
Il motivo sarebbe legato al fatto che la pubblicazione di taluni dei contenuti pubblicati non erano uniformi a quelli dell’Amministrazione centrale.
“Circostanza della quale è almeno lecito dubitare e se fosse vero il Ministero avrebbe potuto dare al proprio ufficio indicazioni per la modifica o, a tutto voler concedere, per la rimozione”.
Un’iniziativa, quella del Ministro Fornero, politicamente inaccettabile e giuridicamente illegittima, sottolinea l’articolo del quotidiano.
Chiudere un sito internet è esattamente come chiudere un giornale. E’ come chiudere un ufficio pubblico perché uno dei dipendenti si è lasciato andare a qualche considerazione ritenuta inopportuna dal Ministro.
“Rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali” è, infatti, solo una parafrasi per dire che il Ministro non gradisce la diffusione e pubblicazione di notizie ed informazioni difformi dalle proprie e fuori dal linguaggio istituzionale, il Ministro sta dicendo che non ammette che sulle pagine di un sito ricollegabile – in senso lato – al proprio Ministero siano pubblicate critiche ed opinioni contrarie alla propria azione di governo ed al modo di presentarla unilateralmente prescelto dal Ministro e dal suo staff.
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