“Senza l’indipendenza economica femminile, gli uomini mantengono potere sulle donne, limitandone i gradi di libertà”: scriverlo sulla Stampa è stata l’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero, promotrice, nel 2011, della riforma pensionistica che ha allungato l’età di uscita dei dipendenti fino a 67 anni (salvo deroghe che però con la Legge di Bilancio 2024 potrebbero essere ridotte).
Commentando l’alto numero di femminicidi e la violenza contro le donne, Fornero tiene a dire che “”gli esempi sono moltissimi, la conclusione è una sola: la libertà non si conquista senza l’indipendenza economica e questa a sua volta si ottiene con il lavoro”.
L’ex ministra del Governo Monti insiste sul concetto dell’indipendenza derivante da un’occupazione lavorativa regolare: “Oggi le donne – sostiene Fornero – reclamano il principio costituzionale di eguaglianza, nei rapporti affettivi, nella famiglia, nelle istituzioni, nella società. Ma quante donne possono oggi dire di avere quell’indipendenza economica che è il presupposto della loro libertà?”.
L’esperta di lavoro ammette anche se è vero che “nell’istruzione le donne hanno, pian piano, conquistato il primato” è altrettanto vero che “la parità, però, non è ancora raggiunta nelle discipline più scientifiche, non per inadeguatezza ma per sottili ‘consigli’ a seguire percorsi di studi più ‘adatti alle donne’. Questi percorsi formativi, però, sono più avari di posti di lavoro, soprattutto di quelli ben remunerati”.
Quindi, Fornero ricorda che “l’occupazione femminile in Italia è in drammatico ritardo rispetto ad altri Paesi europei e con forti divisioni interne e i dati confermano la persistenza del divario salariale di genere“.
Sostiene, quindi, che è errore pensare che “l’occupazione delle donne vada a scapito di quella maschile”, anche se “non vi è alcuna ragione per la quale il mondo del lavoro debba funzionare a numero fisso di posti”, perché “là dove il tasso di occupazione femminile è più alto, è più elevato anche quello degli uomini”. “Si tratta di cambiare paradigma, di cambiare la nostra visione del mondo del lavoro. Non è facile, ma ci si deve provare. L’occasione offerta dal Pnrr, sotto questo profilo, non va mancata, Giorgia”, conclude Fornero rivolgendosi alla presidente del Consiglio in carica.
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