Venerdì 9 ottobre 2015, con un passa parola che utilizza anche tutti i social network, stanno prendendo corpo diverse manifestazioni studentesche, contro la legge di riforma scolastica.
In un momento caldo del mondo della scuola, dove i dirigenti scolastici stanno cercando, con molte difficoltà, di attuare la legge 107/2015, arrivano quindi le prime contestazioni all’attuazione di questa nefasta legge.
La “Buona scuola” non piace agli studenti italiani, in quanto contestano l’aziendalizzazione privatistica della scuola pubblica, che, attraverso l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro anche nei licei, sfrutta gli studenti e li condanna all’indottrinamento del padrone d’azienda.
Gli studenti protestano contro il comma 7 dell’art.1 della legge 107/2015, che prevede l’incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione e contro il comma 33 della buona scuola, in cui si prevede l’introduzione dell’alternanza scuola lavoro anche nei licei per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio.
Il timore degli studenti è che il combinato tra istituzione del preside manager, definito sceriffo, e le convenzioni ufficiali con il mondo del lavoro, tanto da prevedere il registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, da istituirsi presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, porterà ad un processo di aziendalizzazione della scuola pubblica volta a sfruttare le braccia e le menti degli studenti, il tutto senza nessuna retribuzione.
Pertanto il 9 ottobre gli studenti di tutta Italia scenderanno in piazza contro il governo Renzi, per contestare la riforma della scuola, definita come una legge regressiva e liberticida.
I ragazzi devono sapere che, almeno che non abbia cambiato idea, avranno tutta la considerazione e l’approvazione del sottosegretario al Miur Davide Faraone. Infatti Faraone nel dicembre 2014 disse riguardo gli scioperi e le occupazioni delle scuole da parte dei ragazzi: “Le occupazioni scolastiche, una lotta all’apatia. Esperienze di grande partecipazione democratica che ricordo con piacere. In alcuni casi più formative di ore passate in classe. Io le ‘istituzionalizzerei’ pure, se non fossi convinto di svilirne il significato”.
Per cui, se il sottosegretario al Miur Davide Faraone non ha cambiato opinione, potremmo dire che lo sciopero degli studenti del prossimo venerdì 9 ottobre, trova d’accordo lo stesso deputato del partito democratico.
Concorso docenti Pnrr 2, finalmente lo scorso 11 dicembre è stato pubblicato il bando. Dalle…
A scuola e negli atenei, e poi nel mondo del lavoro, i ragazzi transessuali risultano…
C'è molta delusione per le misure sulla scuola inserite nella legge di bilancio approvata oggi…
Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…
Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…
Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…