Categorie: Generico

Forse la discalculia si potrà superare con una scossa elettrica al cervello

La destrezza nel risolvere i quesiti matematici potrebbe essere raggiunta applicando una piccolissima scossa al cervello. A sostenerlo – attraverso un articolo pubblicato su Current Biology – sono un gruppo di studiosi dell’Università di Oxford (Regno Unito): gli esperti sostengono, in sintesi, che una microscossa impercettibile ai lobi parietali della zona cerebrale sarebbe in grado di raddoppiare le abilità matematiche. Ma anche a dare un valido supporto ai giovani che hanno problemi di apprendimento sopra la media.
Nell’articolo i ricercatori spiegano, infatti, che l’effetto “benefico” oltre ad avere una durata di almeno sei mesi può servire anche a trattare la discalculia: si tratta dell’equivalente matematico della dislessia, una patologia che provoca, in chi ne è affetto, importanti difficoltà nel comprendere e portare a termine tutto ciò che a che vedere con i numeri.
Prima di introdurre il metodo su larga ‘scala’ occorrerà comunque fare ulteriori accertamenti. “Abbiamo già dimostrato – ha dichiarato Cohen Kadosh, dal Dipartimento di Oxford University of Experimental Psychology, che ha guidato la ricerca – che la discalculia si può indurre, e ora sembra che siamo in grado di aiutare a svolgere calcoli matematici. Adesso vogliamo davvero vedere se possiamo aiutare le persone affette da discalculia“.
I primi risultati, comunque, sono sembrati davvero incoraggianti. Quindici studenti volontari di età compresa tra 20 e 21 anni, divisi in tre gruppi, sono stati sottoposti a una serie di test standard progettati per valutare le abilità numeriche. Durante le prove, a un gruppo è stata somministrata una microscossa dal lobo parietale destro a quello sinistro, a un secondo gruppo è stato invertito lo stimolo (dal lobo sinistro a quello destro), mentre un terzo gruppo ha ricevuto uno stimolo “falso”. Già dopo poche sedute di esperimenti è emerso che i volontari che avevano ricevuto lo stimolo elettrico da destra a sinistra avevano raggiunto il doppio del livello di prestazioni nei test rispetto al gruppo che aveva ricevuto lo stimolo falso, mentre il gruppo a cui era stato invertito lo stimolo (da destra a sinistra) hanno fatto registrare un calo di prestazioni al livello di bambini di sei anni.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Tecnica della Scuola Podcast, su Spotify i nostri approfondimenti

Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…

18/07/2024

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024