Pinella Crimì, membro del consiglio direttivo nazionale del Forum delle famiglie nonché responsabile del settore scuola, ha dichiarato: “I contagi stanno evidentemente aumentando, le norme non tengono conto della realtà ed i genitori hanno paura. E’ un errore non ascoltare chi la scuola la vive tutti i giorni e le famiglie che devono fare i conti con bambini e adolescenti. In particolare so che in diversi licei romani si accolgono le istanze delle famiglie e si attiva la dad fin dalla comparsa dei sintomi dal secondo positivo in classe. E per quanto riguarda il dato nazionale la nostra percezione dai riscontri sul territorio è che al sud gli studenti che non rientrano in classe dal secondo contagio anche se vaccinati sono un buon 70 per cento, meno al nord dove la percentuale è più bassa”.
Crimì ha pure aggiunto all’Adnkronos: “Le semplificazioni annunciate nel protocollo gestione contagi per gli istituti scolastici non possono essere sorde alle richieste di chi la scuola la vive ogni giorno. Le norme devono tenere conto anche della sfiducia dei genitori per l’assenza di chiarezza. Si prenda atto che il protocollo sui contagi è disapplicato dalle famiglie. I vaccinati dal secondo contagio restano a casa, in modo responsabile si fanno il tampone e si mettono in auto sorveglianza per 10 giorni. Assenze per il sistema, che graveranno sugli studenti”.
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