Dopo due giorni di acceso dibattito interno il Forum Precari Scuola, una delle “piazze virtuali” più vivaci dove ogni giorno si confrontano docenti (precari, ma non solo) di tutta Italia, ha diramato un proprio comunicato sulla subita domenica scorsa a Milano dal presidente Berlusconi.
“Il Forum Precari Scuola – così si apre il comunicato – condanna tutte le forme di violenza”, non solo ma il Forum “augura al premier una rapida guarigione”.
Dopo questa premessa si passa però ad una “riflessione sul concetto stesso di violenza”.
“Accanto alla violenza fisica chiaramente riconoscibile e da punire secondo legge – sostiene il Forum – riteniamo che ci siano altre forme di violenza che, anche se non fisiche, vanno considerate ugualmente gravi per i loro effetti devastanti e perciò sono da respingere e da combattere”.
E a questo punto si passa ad un elenco dettagliato di ciò che, secondo il Forum, costituisce violenza nell’ambito della scuola e dell’istruzione: si parte dal “taglio di 140.000 posti ed 8 miliardi di euro in 3 anni deciso dai ministri Tremonti e Gelmini” per andare alle “cosiddette riforme della scuola e dell’Università imposte senza alcun dibattito” e alle “intimidazioni, oltre che le manganellate (vera violenza fisica) agli studenti che manifestano pacificamente”; senza dimentica il licenziamento di massa dei precari, il super affollamento delle classi e la non sicurezza delle aule e la negazione del diritto allo studio degli studenti disabili ai quali vengono ridotte le ore di sostegno.
Il Forum contesta anche la decisione annunciata dal ministro dell’interno Maroni di introdurre forme di “censura” per i siti internet oltre che l’inasprimento delle misure anticontestazione.
Il comunicato del Forum Precari Scuola assume particolare interesse e rilevanza soprattutto perché si tratta – al momento – dell’unica presa di posizione del mondo della scuola sulla vicenda che ha coinvolto il premier.
Il testo finale del documento è il risultato di un intenso dibattito che per due giornate consecutive ha coinvolto decine di docenti precari e sul quale non sono mancati, nel corso della discussione all’interno del forum, i distinguo e le prese di distanza.
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