Forza Italia si posiziona tra i partiti più duri contro l’intervento tenuto dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso de ‘L’intervista’ di Maria Latella su Skytg24, in particolare per le parole sul ritorno scuola con classi divise: forti critiche alla titolare del MI sono arrivate dall’ex ministra Maria Stella Gelmini.
“Le parole del ministro Azzolina – ha detto l’on. Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati – rivelano un’approssimazione francamente inaccettabile. Innanzitutto un problema di metodo: il ministro dell’Istruzione dovrebbe fare certi annunci solo in Parlamento, non utilizzando studi televisivi. Il progetto della Azzolina per la riapertura di settembre – studenti metà settimana a scuola e metà a casa – è distante anni luce dai bisogni reali di ragazzi e famiglie. Il diritto all’Istruzione non può abdicare al virus, i genitori non vanno abbandonati dallo Stato”.
“Chi dovrebbe accudire i figli nei tre giorni a settimana nei quali non potrebbero andare a scuola? Il governo dovrebbe dare prospettive e certezze alle famiglie e ai giovani, a casa da quasi due mesi, invece continua a produrre solo caos”, ha concluso Gelmini
“I bambini e i ragazzi hanno tutto il diritto a ritornare a scuola da settembre. Gli annunci del ministro Azzolina lasciano di stucco”, ha dichiarato la deputata di Forza Italia, Valentina Aprea, responsabile del Dipartimento Istruzione di Fi
Secondo l’ex sottosegretario “siamo a maggio, il Governo ha tutto il tempo per compiere gli interventi di edilizia scolastica necessari e indicare le nuove modalità didattiche per non dividere gli alunni, penalizzando loro e le famiglie che saranno costrette a compiere salti mortali pur di garantire ai figli il diritto all’apprendimento”.
“E’ bene essere chiari: se a settembre – ha proseguito Aprea – le attività scolastiche non riprenderanno, gli alunni subiranno importanti danni educativi, psicologici e culturali. È oggettivamente scandaloso che a maggio si indichi come soluzione un qualcosa che potrebbe andare bene come piano di riserva, qualora la pandemia non si attenuasse. Il governo ha un vantaggio: il fattore tempo. Lo sfrutti al massimo e compia delle scelte che non danneggino studenti e famiglie”.
Parole di sdegno anche da parte di Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato: “Il ministro Azzolina continua a utilizzare la tv per fare annunci sconclusionati su un settore importante come quello della scuola. Oggi addirittura le è venuta la malsana idea di proporre, in vista della riapertura delle scuole a settembre, la divisione degli alunni: metà classe frequenterebbe in presenza e l’altra metà in didattica a distanza. Mi domando come si possa proporre una cosa del genere!”.
Ronzulli ha chiesto di rimuovere la Azzolina dalla responsabilità del dicastero dell’Istruzione: “Le sue dichiarazioni, per di più, comprese quelle sui concorsi – osserva la senatrice di Fi – sono state immediatamente smentite da Pd e Italia Viva che hanno demolito il loro stesso ministro su tutti i fronti. Cosa aspettano a chiedere la sostituzione di un ministro così inadeguato? Sembra il gaffeur del Conte bis! Adesso però alle parole seguano i fatti, e i partiti di maggioranza siano coerenti con il disagio che hanno avvertito oggi”.
L’occasione per farlo, come abbiamo più volte detto, potrebbe arrivare da martedì 5 maggio, quando riprenderanno i lavori della Commissione Cultura del Senato dove si dovrebbero esaminare i primi emendamenti finalizzati ad approvare la procedura concorsuale per soli titoli, l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto e la richiesta di spostamento nell’organico di diritto diverse migliaia di posti oggi collocati in quello di fatto. Se Pd, Leu e Italia Viva dovessero mantenere il punto, per la ministra Lucia Azzolina la posizione si farebbe davvero difficile.
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