Arriva la “contro legge di stabilità”: a definirla così è stato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera aprendo una conferenza stampa fiume in cui, alternandosi a parlare, molti big azzurri hanno presentato gli emendamenti alla legge di stabilità in esame a Montecitorio. Si tratta di ben 569 emendamenti divisi in 7 sezioni: dal Mezzogiorno al comparto sicurezza, passando per scuola, ambiente, cultura, imprese e lavoro.
“Quello su cui puntiamo – spiega ancora Brunetta – è l’abbassamento della pressione fiscale a partire dalla casa chiedendo che si torni al ‘modello Berlusconi'”. Gli emendamenti targati Fi ci tiene a precisare il capogruppo azzurro sono tutti accompagnati dalle coperture in base “al documento della spending review elaborato da Cottarelli”.
Veniamo subito a quello che riguarda più da vicino la scuola. A presentarla non poteva che essere la responsabile scuola di Fi, Elena Centemero, che ha insistito sulla necessità che i commissari per le prove di esame di maturità siano tutti interni alla scuola: questo, ha spiegato Centemero, comporterebbe “un risparmio da destinare al finanziamento degli interventi a sostegno della Sla”.
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Tocca poi a Mara Carfagna e Paolo Russo entrare nel merito degli emendamenti che riguardano il Mezzogiorno: “Da Renzi – prosegue – è stata messa una minipatrimonale che colpisce il ceto medio, i risparmi ed i pensionati”. La vice capogruppo Maria Stella Gelmini sottolinea come la manovra sia fatta “in deficit prevedendo tra le altre cose anche un taglio di 4 miliardi alle Regioni senza nessuna distinzione tra quelle virtuose o meno. Questo – aggiunge – determinerà una riduzione dei servizi”. Tra le richieste avanzate dalle Gelmini ci sono “l’innalzamento del limite per l’uso dei contanti e l’abolizione della retroattività dell’Irap per il 2014. Questa finanziaria ha svelato il suo colore: si tratta di una manovra di sinistra”.
Promettono battaglia a palazzo Madama, sia Paolo Romani che Maurizio Gasparri. Mentre Giovanni Toti ci tiene a ribadire come le proposte illustrate mettano in luce l’intenzione di Forza Italia di presentare una vera e propria “finanziaria ombra”.
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