Infatti, dirigenti, professionisti, quadri delle Pubbliche Amministrazioni hanno già pagato un conto salato sul versante retributivo e su quello di una consistente riduzione delle dotazioni organiche. Sempre FP-CIDA e CIMO affermano che i loro iscritti, tra cui i Dirigenti Scolastici, hanno già dato il loro contributo per il risanamento economico del Paese. A tal proposito per le categorie dei dirigenti, professionisti e quadri, rappresentate dalla FP-CIDA e dalla CIMO, i tagli degli organici a parità di volume di attività complessiva si sono tradotti in una crescita esponenziale delle responsabilità individuali, senza corrispondenti riconoscimenti economici.
Tale situazione non potrà mancare di produrre in prospettiva effetti negativi sul buon andamento delle amministrazioni e degli enti pubblici. La FP-CIDA e la CIMO chiedono pertanto al Governo e al Parlamento, che ha avviato nei giorni scorsi l’esame del provvedimento, la sospensione del decreto e l’avvio urgente di un confronto per una revisione delle politiche nei confronti dei pubblici dipendenti, in particolare dei dirigenti e delle alte professionalità, che ristabilisca un clima di serenità nelle pubbliche amministrazioni, a vantaggio di tutta la collettività, con il ripristino di una regolare attività contrattuale, il superamento dei gravi problemi del precariato, la riapertura di itinerari di reclutamento certi nei tempi e nelle modalità
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