I lettori ci scrivono

Frammentazione dell’istituzione scuola: criticità e soluzioni

Il ministro dell’istruzione e del merito Valditara opera per ridare agli insegnanti “il posto che meritano” nella società sostenendo che si deve “tornare a considerare i docenti come ‘professionisti della conoscenza’, esaltandone la professionalità individuale e riconoscendone l’autorità”.
Tuttavia questo indirizzo è inefficace poiché, oltre a bypassare le disposizioni di legge, contraddice i principi della cultura sistemica. L’esaltazione della professionalità individuale e della conoscenza, infatti, è un chiaro sintomo della centralità dei singoli insegnamenti e della conseguente frammentazione del servizio.
Questa interpretazione è confermata dalla tipologia dei provvedimenti assunti.
Per comprendere meglio l’erroneità di tale impostazione la si paragoni all’attività di un supermercato che ha posto le cassiere al centro della sua attività, trascurano i vincoli derivanti dall’ordinario, articolato processo decisionale. Il momento del pagamento è importante, ma rappresenta solo l’anello finale della struttura organizzativa.
Analogamente la politica ministeriale dovrebbe prendere avvio dalla specificazione dei traguardi formativi e, per approssimazioni successive, giungere alla fase esecutiva, ovvero all’attività in classe.

Il tassello cruciale di questa visione riguarda l’organo responsabile del successo formativo: la finalità educativa, che consiste nel potenziamento di capacità e di competenze, è condivisa da tutti gli insegnanti. Essi progettano, coordinano e gestiscono collegialmente i processi d’apprendimento, in conformità alla legge, che postula la strumentalità delle abilità e delle conoscenze.

Ne consegue che la cellula operativa elementare è il Consiglio di Classe, la cui vitalità determina sia l’efficacia del servizio, sia il prestigio della professione docente.

In definitiva, sebbene il riconoscimento del valore individuale di ogni insegnante sia rilevante, è la capacità di lavorare come parte di un team coeso a elevare la qualità del servizio scolastico. Pertanto la strategia vincente nella gestione dei problemi complessi è l’approccio top-down, che garantisce una visione d’insieme e la coerenza nell’esecuzione delle politiche educative. Al contrario, seguendo un approccio bottom-up, partendo dai dati, il successo è raramente conseguito.

Enrico Maranzana

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Prova orale concorso dirigenti scolastici, ultimo step per i candidati: ecco come superarla

Come abbiamo scritto, la prova scritta del concorso ordinario per dirigenti scolastici si è svolta…

17/11/2024

Docente aggredita da 30 genitori Scanzano: disposta una ispezione; Valditara parla di “imbarbarimento”, Frassinetti di “episodio di tensione”

L’episodio di Scanzano ribalta quasi completamente la “narrazione” sul tema della violenza a scuola a…

16/11/2024

Consiglio di classe: si può svolgere anche in modalità online e il verbale della seduta precedente non è un atto soggetto al voto di delibera

Un docente, nostro assiduo lettore, ci pone una domanda interessante: "Sarebbe possibile svolgere la seduta…

16/11/2024

Genitori aggradiscono docente, MIM: disposta ispezione nella scuola di Scanzano dall’ USR Campania

In relazione ai gravi fatti successi a Scanzano, dove 30 genitori hanno aggredito una docente…

16/11/2024

Contratto mobilità docenti e Ata 2025, nuove deroghe ai vincoli già fine novembre? Cozzetto (Anief): ci stiamo lavorando

“Riuscire ad ampliare le deroghe già ottenute con la mobilità del personale scolastico dello scorso…

16/11/2024

Docente aggredita scuola da 30 genitori inferociti finisce in ospedale per trauma cranico

Nei giorni scorsi, a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), una docente di sostegno…

16/11/2024