I lettori della Tecnica della Scuola hanno scelto: Franca Falcucci è stata il miglior Ministro dell’Istruzione degli ultimi 35 anni.
In occasione dei 70 anni della nostra casa editrice, la redazione della Tecnica ha deciso di lanciare un sondaggio tra gli amici della pagina Facebook.
Dopo un testa a testa, Franca Falcucci (con il 57% delle preferenze) ha avuto la meglio su Luigi Berlinguer (fermo al 43%), già ministro dell’Istruzione a fine anni ’90.
Nata a Roma nel 1922, docente di storia e filosofia nei licei, fu eletta nel 1972 senatrice a Roma nella sesta legislatura e varie volte rieletta; fu vice segretario della Democrazia Cristiana, ai tempi della segreteria Fanfani, attivissima dirigente nell’organizzazione europea delle donne democratico cristiane.
Nel 1982, diventò la prima donna a ricoprire la carica di Ministro della Pubblica Istruzione e fu titolare del dicastero di Viale Trastevere per i Governi Fanfani V, Craxi I e II e Fanfani VI (precisamente dal 1° dicembre 1982 al 28 luglio 1987).
Prima di essere nominata ministro, è stata presidente della commissione che ha redatto, nel 1975, un documento fondamentale per la storia recente dell’istruzione italiana: quello per l’inclusione scolastica dei ragazzi con disabilità.
Il documento, una pietra miliare dell’inclusione, ispirò il successivo dibattito sull’integrazione, in quanto auspicava e promuoveva un nuovo modo di concepire e attuare la scuola.
L’aver permesso la cancellazione, avvenuta con la legge n. 517 del 1977, delle scuole differenziali per ragazzi portatori di disabilità, è stato riconosciuto, in modo bipartisan, all’esponente della Democrazia Cristiana.
Importante fu anche l’apporto alla definizione dei nuovi programmi della scuola media (1979), ispirati al principio della orientatività dell’azione formativa.
Come ministro della Pubblica Istruzione, varò nel 1985 la riforma (dopo 30 anni) dei programmi della scuola elementare, definì nello stesso anno l’avvio del Piano nazionale per l’informatica nella scuola; nel 1986 firmò l’Intesa con la Conferenza Episcopale Italiana sull’insegnamento non più obbligatorio della religione cattolica.
Per le scuole superiori, introdusse già nel biennio lo studio della storia contemporanea anziché quella antica.
Un’esperienza da ricordare, inoltre, fu la formazione, con un apposito finanziamento, di tutti gli insegnanti elementari gestita dagli IRRSAE, regione per regione.
Infine, sempre per la scuola elementare ha cominciato il percorso di riforma introducendo l’importante novità del superamento dell’insegnante unico.
A Franca Falcucci, soprattutto, si deve anche la prima legge che tentò di dare risposte al caos del precariato creatosi negli anni precedenti.
Il 20 maggio del 1982, il Parlamento approvò la legge 270 che fissava l’accesso ai ruoli del personale docente e del personale educativo mediante concorsi per esami da bandirsi ogni due anni.
La stessa legge istituiva una graduatoria ad esaurimento per gli incaricati a tempo indeterminato che vennero per la maggior parte immessi in ruolo e nello stesso tempo bandì una sessione riservata di abilitazione preceduta da corsi di preparazione.
Inoltre, la legge 270 istituiva la Dotazione Organica Aggiuntiva (DOA), cioè un incremento percentuale medio del 5 per cento sulle Dotazioni Organiche.
Franca Falcucci è venuta a mancare, nel settembre 2014, all’età di 92 anni.
Il sondaggio, proposto dalla redazione, è stato un divertissement che ha riscosso molto successo nelle varie fasi.
Le prime fasi del “torneo” avevano deciso la rosa dei 4 semifinalisti: Franca Falcucci, Luigi Berlinguer, Francesco Profumo e Stefania Giannini.
I due sfidanti della finalissima, hanno battuto Stefania Giannini e Francesco Profumo.
Ecco, invece, di seguito i risultati delle sfide precedenti:
Ricordiamo che la rosa dei contendenti si è ristretta su otto nomi: Riccardo Misasi (dal 1969-1972 e poi dal 1991 al 1992), Franca Falcucci (dal 1982 al 1987), Luigi Berlinguer (dal 1996 al 2000), Letizia Moratti (dal 2001 al 2006), Mariastella Gelmini (dal 2008 al 2011), Francesco Profumo (dal 2011 al 2013), Stefania Giannini (dal 2014 al 2016) e Valeria Fedeli(dal 2016 al 2018).
Per ragioni squisitamente tecniche e organizzative, la scelta è ricaduta sui personaggi politici che hanno ricoperto la carica per più tempo e hanno lasciato un segno tangibile sulla scuola.
Sono stati fatti, dunque, dei tagli “dolorosi” lasciando fuori dalla “competizione” personaggi di spicco come Tullio De Mauro o Mariachiara Carrozza, ad esempio.
Discorso a parte per l’attuale ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, essendo ancora in carica non si può fare alcuna valutazione completa sul suo operato.
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