Queste le parole di Franceschini: ”Abbiamo bisogno di lavorare qualche giorno in più e quindi il decreto scuola andrà in consiglio dei ministri credo lunedì 9, comunque prima dell’inizio dell’anno scolastico”.
Ma l’anno scolastico non inizia il 1° settembre? E non solo. La scuola e l’istruzione non sono state da sempre definite dal Pd, cui Franceschini appartiene, una priorità?
Il decreto legge, che la ministra Carrozza vorrebbe fare approvare, dopo lo stralcio delle norme dal decreto sulla P.A. del 6 agosto, dovrebbe riguardare:
un nuovo piano triennale di stabilizzazione dei precari con particolare riferimento al sostegno;
le norme sul dimensionamento con riferimento agli organici di dirigenti scolastici e Dsga;
l’adozione dei libri di testo e la digitalizzazione i finanziamenti alle scuole.
Contestualmente l’on Manuela Ghizzoni sul suo blog specifica, relativamente alla questione spinosa dei “Quota96”: “Ripeto quanto ho scritto mercoledì: questo decreto sulla conoscenza è per il PD il banco di prova per tenere fede alle priorità e agli impegni assunti in campagna elettorale”.
Si attende dunque che il Pd mantenga gli impegni assunti in campagna elettorale, benchè una domanda nasce da sola e senza essere annaffiata: e se non li mantiene, che succede?