Quanti professori, soprattutto se usurati da anni e anni di insegnamento in scuole difficili, non gradirebbero cambiare mestiere quando, già avanti negli anni, non sentono più il sacro furore degli esordi e la motivazione è prossima allo zero? Questa è, forse, la domanda che si sono posti i politici francesi nel mettere a punto una legge che consentirà già dal prossimo anno scolastico ai docenti cinquantenni che lo vorranno, di cambiare amministrazione passando agli Interni, alle Finanze, all’Agricoltura o in qualsiasi altro ministero necessiti di personale. Una vera e propria seconda carriera viene offerta agli insegnanti, così come è già in uso per i militari che in Francia, a una certa età, possono chiedere di passare a tutt’altro impiego. Il ministro della funzione pubblica ritiene di potere già offrire questa chance non indifferente a circa mille docenti, che potrebbero diventare, nel lungo periodo, anche più di centomila. Certo, chi dovesse optare per questa formula, perderebbe molto in termini di ferie annuali, ma sarebbe compensato da una busta paga arricchita da emolumenti specifici e premi di produzione vari. Ma, e questo è l’aspetto più importante, il docente stanco, depresso, stressato, incapace di far fronte a una scuola che cambia e che in certi contesti ambientali diventa insostenibile, avrebbe l’opportunità di rinascere a nuova vita.
È intenzione del governo francese, qualora questo esperimento funzionasse, di estendere il progetto di riconversione a tutta la Pubblica Amministrazione.