Per i genitori ansiosi potrebbe rappresentare un regalo prezioso. Si chiama “A2 KidsAlert”, è stato ideato e prodotto in Francia. A prima vista sembra essere un portachiavi. In realtà, agganciato allo zainetto, fedele “compagno” sempre incollato dietro la schiena, il gingillo, dotato di un codice a barre, si trasforma in un sistema di controllo automatico ed immediato per “rintracciare” i pargoli all’uscita di scuola. In pratica, il dispositivo entra in azione in determinati casi: il ritardo di una babysitter, la distrazione di un genitore, la ‘fuga’ di un ragazzino. Se il codice a barre non viene flashato all’orario previsto, automaticamente scatta infatti l’invio di un sms sul cellulare dei genitori.
I quali, sembra che tuttavia abbiano escogitato l’ingegno non tanto per “controllare” gli scolari attraverso una sorta di allarme mobile, ma soprattutto per verificare gli orari effettivi di lavoro delle babysitter incaricate di recuperare i loro bambini a scuola. Non a caso si tratta dell’evoluzione di un’applicazione sviluppata dalla società “A2micile “per consentire alle aziende di controllare gli orari di “lavoro da casa” dei dipendenti.
Nemmeno a dirlo, lo zainetto con codice a barre non raccoglie l’unanimità dei genitori. Controlli polizieschi, mancanza di fiducia, esagerazione, lamentano alcuni. Variante indolore di cellulari o videocamere di sorveglianza nelle stanze dei ragazzi, secondo altri. Al di là delle critiche, il dispositivo sembra comunque davvero utile a prevenire brutte sorprese che andrebbero a ripercuotersi sulla pelle dei ragazzi nella fase di uscita da scuola, spesso caotica e per questo motivo di particolari attenzioni.