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Francia, dal 2015 torna sui banchi l’ora di “morale laica”

Torna sui banchi francesi l’insegnamento della morale laica. Anche se non subito, ma solo a partire dal 2015. Lo ha annunciato il ministro dell’Educazione nazionale, Vincent Peillon, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano Le Monde. “La morale laica è quell’insieme di conoscenze e di riflessioni sui valori, sui principi e sulle regole che permettono, nella nostra Repubblica, di vivere assieme secondo il nostro comune ideale di libertà, uguaglianza e fraternità”, ha spiegato Peillon.
La necessaria riflessione sui contenuti di questo insegnamento e il bisogno di formare gli insegnanti fanno sì che l’ora di morale non potrà essere introdotta già a partire del prossimo anno scolastico: “L’obiettivo è l’anno 2014-2015”, ha spiegato Peillon, aggiungendo che si tratterà di un’ora a settimane per tutti i gradi di scuola, dalla materna al liceo, per un minimo complessivo di 18 ore l’anno.

L’idea piace ai transalpini, che in un sondaggio realizzato dall’Ifop per Ouest France hanno detto sì addirittura al 91%, con quasi il 50% di intervistati che si dicono d’accordo. E anche ai professori, secondo quanto riferisce il ministro: “In tutti gli istituti che ho visitato – racconta sempre a Le Monde – gli insegnanti esprimono chiaramente i loro bisogni: che gli sia permesso di trasmettere dei valori, ovvero che se ne diano loro i mezzi, da un lato, e dall’altro che si riaffermi con forza la loro legittimità a farlo”. Decisamente meno entusiasta l’opposizione di centrodestra, a partire dal predecessore di Peillon, Luc Chatel, che ha accusato il suo successore di parlare con toni e termini simili a quelli del maresciallo Petain, quando invoca un “riassetto intellettuale e morale” del Paese.
In ogni caso, il governo intende avviare un’ampia consultazione sul tema, sia a livello politico sia con le parti sociali, per elaborare un programma di insegnamento condiviso e strutturare un sistema di formazione di chi sarà chiamato a portarlo nelle aule. Obiettivo: essere pronti per l’anno scolastico 2015-2016, prima che il presidente Hollande finisca il suo mandato e si trovi di nuovo in campagna elettorale.

Alessandro Giuliani

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