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Francia, la televisione va a scuola

Secondo un’inchiesta condotta nel 2003 dall’istituto Médiamétrie, la televisione occupa il primo posto nelle attività dei ragazzi francesi dai 4 ai 14 anni che ogni giorno passano, in media, due ore e sedici minuti davanti al piccolo schermo. I programmi preferiti? Così come qui da noi in Italia, anche sull’altro versante delle Alpi i giovanissimi amano i programmi in cui tra isole e fattorie, personaggi in crisi di audience si ritrovano a vivere insieme per qualche tempo facendo le cose più strambe.
Per respingere quella che è ormai diventata una vera e proprio invasione dell’insulso e dell’effimero, le truppe del Ministero dell’Educazione Nazionale sono passate al contrattacco, affidando al Centro Nazionale di Documentazione Pedagogica un compito molto importante: mettere a punto un libretto agile, dal linguaggio coinvolgente e dalle immagini accattivanti con lo scopo di aiutare gli studenti di medie e superiori a divenire utenti intelligenti del mass media per eccellenza, la televisione. Il Cndp ha accolto l’invito e, con il supporto tecnico di un importante canale televisivo a vocazione pedagogica, France 5, ha prodotto nel giro di pochissimo tempo un volumetto di 64 pagine dal titolo Televisione, istruzioni per l’uso, distribuito gratuitamente in tutte le scuole del Paese.
Per troppo tempo, sostiene il Ministro, la scuola ha trascurato la televisione ed era ora, dunque, di rimediare. Tra i temi selezionati dagli esperti: come si costruisce il linguaggio televisivo, come si organizza un palinsesto, e, capitolo fondamentale, come riconoscere realtà e finzione.

Gabriele Ferrante

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