Attenzione, a partire dal prossimo anno scolastico – cioè tra circa un mese – arrivare in ritardo a prendere i bambini all’uscita dalla scuola costerà 30 euro. È l’ammontare della multa che il sindaco di Toulouse ha deciso di infliggere ai genitori ritardatari che, a quanto pare, nella ‘città rosa’ non sono pochi. La notizia, come si può immaginare, ha sollevato numerose polemiche e tutta la stampa francese ne parla.
Come riportato da Le Monde, è scesa in campo la potente Federazione dei genitori che denuncia una decisione presa unilateralmente dall’amministrazione senza alcuna concertazione preventiva con le famiglie. Il presidente dell’associazione di categoria accusa in particolare il sindaco che, a suo dire, con questa multa qualificherebbe i genitori come dei profittatori che abusano del servizio pubblico. Un ulteriore tassello, a suo dire, di un clima politico particolarmente deleterio. La Federazione – conclude il presidente – teme che questa misura iniqua e incomprensibile colpirà, come al solito, le famiglie più precarie, quelle che hanno davvero bisogno di questo servizio perché subiscono un orario di lavoro duro e senza regole, in particolar modo le famiglie monoparentali.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, punta il dito sugli oltre ottomila ritardi che si registrano in media ogni anno. Ritardi anche di oltre un’ora, giudicati irrispettosi per il personale educativo, costretto a trattenersi con i bambini oltre il normale orario di servizio. Un ritardo che incide sulla pianificazione della loro vita privata. Interpellata dal quotidiano parigino, la vicesindaca di Toulouse ha sottolineato che il principio non è quello di sanzionare i cinque-dieci minuti di ritardo che possono capitare a tutti, ma di far riflettere le numerose famiglie che, regolarmente e senza avvisare, vengono a prendere i bambini con oltre un’ora di ritardo.
In realtà la ‘tassa ritardo’ non è una novità, perché altre città importanti come Strasburgo, Marsiglia e Bordeaux l’hanno già adottata. Inoltre, l’idea della tassa per combattere le piccole e grandi inciviltà della vita quotidiana si sta facendo strada in Francia: è dell’anno scorso, ad esempio, la cosiddetta ‘tassa bidone’, che colpisce chi non onora gli appuntamenti presi con il medico e non si presenta, senza avvisare preventivamente, il giorno e l’ora convenuti.