Nessuno può sfuggire all’appello. Tutti, ma proprio tutti, sono coinvolti: enti pubblici e privati, associazioni, aziende, scuole. Lo scopo è sensibilizzare cittadini e imprenditori ai pericoli che incombono sul pianeta, ma soprattutto incoraggiare cambiamenti di comportamento per la tutela dell’ambiente. Durante questa settimana saranno resi pubblici al grande pubblico le azioni pensate per promuovere uno sviluppo sostenibile, attraverso operazioni "porte aperte", dibattiti e conferenze. Oltre 1.200 i progetti presentati, un centinaio dei quali frutto degli studenti di ogni ordine e grado. Un Istituto professionale di Bergerac, ad esempio, ha studiato i possibili miglioramenti nel trattamento dei rifiuti industriali; nella regione parigina, invece, i ragazzi della scuola media "Jean Moulin" hanno lavorato sul tema della raccolta differenziata realizzando foto, cartelloni e video, che saranno mostrati ai genitori e a tutti coloro che lo vorranno nel corso della giornata porte aperte prevista il 4 giugno. Un liceo di Blois ha effettuato un percorso sullo spreco dell’acqua, con annesso corso di "degustazione" per imparare a distinguere i vari tipi di acqua attraverso il riconoscimento delle sostanze presenti. Ma il progetto più originale è probabilmente quello presentato da una scuola privata di Belfort nella quale, durante la settimana dello sviluppo sostenibile, saranno serviti a mensa soltanto prodotti e piatti regionali. Ciò allo scopo non soltanto di far comprendere agli studenti e al personale che esiste un legame tra territorio e prodotti agricoli, ma anche per dare maggiore impulso all’economia locale.
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