Senza categoria

Frase choc della prof alla classe: le donne andrebbero sterminate perchè non valgono niente

Ma quale festa delle donne! La verità è che “le donne andrebbero sterminate perché non valgono niente”. A dirlo sarebbe stata un’insegnante di un liceo di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, lo scorso 8 marzo avrebbe detto in classe, alla figlia di una donna morta in circostanze misteriose nel 2016 che chiedeva di poter vedere un film sulla figura della donna.

La docente, riferisce Il Giornale, è stata denunciata dai legali della famiglia di Maria Chindamo, scomparsa il 6 maggio 2016 a Limbadi, nel Vibonese: sul fatto si indaga ancora oggi, per sequestro di persona, occultamento di cadavere e omicidio.

La studentessa ha accennato solo un sorriso

Nel giorno della Festa della donna, la figlia minore della donna avrebbe chiesto all’insegnante di storia di permettere a lei e ai compagni la visione di un film a tema sulla giornata, come autorizzato con apposita circolare dalla dirigente scolastica.

Una richiesta “legittima e garbata” – sottolineano i legali – a cui “in modo tanto inatteso, quanto sconcertante”, la docente avrebbe pronunciato la frase(“Le donne andrebbero tutte sterminate, perché non valgono niente”).

Dinanzi alla risposta della prof, la ragazza non si è scomposta accennando solo un sorriso di disappunto. “Tu sempre con questo sorriso… Ti dovrebbero fare ministro dell’allegria!”, avrebbe replicato la docente.

Si sta valutando se adottare un procedimento disciplinare nei confronti della prof

La studentessa, però, avrebbe raccontato l’episodio a uno zio, che ha avvisato la dirigente scolastica. Secondo i legali, continua ancora il quotidiano, la docente avrebbe confermato l’accaduto alla preside senza mostrare “alcun pentimento, posto che riteneva normale affermare che le donne andrebbero tutte sterminate, non servono a nulla”.

“L’insegnante – spiegano gli avvocati della ragazza, Giovanna Cusumano e Nicodemo Gentile – è tutt’oggi in classe sebbene sia stato avviato un procedimento disciplinare preso l’Ufficio scolastico provinciale e sarà compito della Procura accertare la sussistenza di profili di responsabilità penale per la condotta tenuta dall’insegnante”.

È evidente che, qualora i fatti fossero confermati in questi termini, il comportamento della docente di presterebbe all’inoltro di un procedimento disciplinare, aggravato dalla mancanza di sensibilità nei confronti di una sua studentessa che ha perso la mamma in circostanze tragiche e mai chiarite.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la lettera di Valditara alle scuole – PDF

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…

22/11/2024

Mobilità 2025-2028, che punto è la trattativa? Quali novità sulle precedenze? Risponde l’esperto

Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…

22/11/2024

L’insegnante aggredita da 30 genitori è indagata: “Atto dovuto”. Lei replica: “Non verrà fuori nulla di compromettente”

L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…

22/11/2024

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: Valditara ricorda le vittime e rinnova l’impegno delle istituzioni

“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…

22/11/2024