L’on Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito, non vuole che si tenga un convegno sulle foibe da parte di uno scrittore ritenuto “negazionista” di quella terribile tragedia, che ci fu e fu terrificante.
Tuttavia uguale scandalo la destra non ha mai dimostrato quando altri presunti scrittori, di dichiara formazione di destra, hanno negato la Shoah o quando ancora in tanti non hanno manifestato per il 25 aprile o quando ancora hanno giustificato certe stragi nazifasciste durante la Seconda guerra mondiale, perché dettate dalla “legittima” rappresaglia contro le incursioni dei partigiani, come è accaduto con l’eccidio di Via Rasella a Roma.
Sulle foibe, il prof Barbero, con una schiera importante di storici, è stato chiaro: “nessun negazionismo, la strage fu orrenda. Certo che ci sono state le foibe. Certo che è stata un’atrocità. Certo che bisogna parlarne. La storia si occupa di tutto e va a vedere tutto. E la storia fatta bene viene fatta senza preoccuparsi di dire “ah, ma quella schifezza lì l’han fatta i miei amici, quindi non ne parlo”.
E invece bisogna parlarne. E Barbero aggiunge: “Fu l’Italia fascista, alleata col regime che creò le camere a gas, ad invadere e occupare la Jugoslavia, compiendo atrocità sul suo territorio”.
E aggiunge:” Se i comunisti jugoslavi erano così incazzati con gli Italiani è perché gli Italiani quei territori lì li avevano occupati nel 1918 dopo aver vinto la Prima Guerra Mondiale, e avevano cominciato a bastonare gli abitanti slavi, a proibirgli di parlare nella loro lingua, a decidere che quei paesi lì dovevano diventare italiani e dimenticarsi di essere stati slavi, e così via, e che dopo vent’anni di divieti, di bastonate e di abusi la popolazione slava locale odiava gli Italiani”.
“E questo non vuol dire che chi prendeva le famiglie, gli sparava alla nuca e li buttava nei crepacci non debba rispondere davanti alla sua coscienza di quello che ha fatto. Però vuol dire che noi sappiamo un po’ di più di quel che è successo e del perché è successo”.
In ogni caso Frassinetti, che vorremmo altrettanto solerte contro chi non manifesta per il 25 aprile o nega l’Olocausto, ci fa sapere con un comunicato stampa: “Trovo gravissimo che martedì 21 febbraio, in Calabria, a Soverato, sia stato organizzato un incontro con Eric Gobetti, noto scrittore negazionista e autore del libro “E allora le Foibe?”, proprio sul tema delle foibe, con gli studenti del quinto anno dell’Istituto “Calabretta” di Soverato.
“Questo convegno, evidentemente, non tiene conto delle parole di condanna contro il negazionismo e giustificazionismo pronunciate venerdì scorso, 10 febbraio, dal Presidente Mattarella, né delle indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito e tantomeno della volontà della Camera dei Deputati che, da pochi giorni, in Commissione Cultura, ha approvato una mozione affinché a parlare di questi fatti nelle scuole debbano andare solo gli appartenenti alle associazioni di Esuli. Evidentemente il dirigente scolastico dell’Istituto Calabretta si guarda bene dal tener conto di queste autorevoli indicazioni. Come accaduto pochi giorni fa per Orvieto, è importante prestate attenzione a queste attività di divulgazione che offendo la memoria storica di migliaia italiani”
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