Mentre la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre impazza i dirigenti scolastici, attraverso i loro sindacati, stanno alzando la voce al fine di portare all’attenzione dei politici le loro richieste.
Come riporta l’Ansa il presidente nazionale di Dirigentiscuola Attilio Fratta ha scritto una lettera aperta indirizzata alle varie forze politiche con una frase dal tono un po’ provocatorio: “Ci appelliamo a tutti i partiti affinché la scuola non sia il fanalino di coda nei programmi elettorali ma venga messa al centro perché è proprio dalla scuola che il nostro Paese può e deve ripartire per dare ai giovani un futuro migliore”, ha detto Fratta.
Lo scontro con il Ministero dell’Istruzione
La lettera in questione è stata redatta all’indomani di un pesante scontro con i vertici del Ministero dell’Istruzione per la decisione di assegnare in reggenza le scuole neodimensionate nonostante la legge 79 abbia stabilito che tutte le scuole neodimensionate sono disponibili per incarico per i due anni previsti dalla legge. “Un fatto molto grave che ci costringerà a ricorrere ai giudici”, ha commentato Dirigentiscuola.
Nel messaggio inviato a tutti i partiti il sindacato chiede di rendere attrattiva la scuola grazie a maggiori finanziamenti, a partire dalla prossima legge di Bilancio.
Le richieste dei dirigenti in vista del rientro a scuola
Nel frattempo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica le richieste dei dirigenti scolastici a proposito della riapertura delle scuole, per il terzo anno alle prese con il Covid.
“I dirigenti scolastici chiedono l’aerazione delle aule e più aule, oltre a richiedere di rivedere le norme sul dimensionamento. Inoltre ci chiedono di intervenire presso il governo anche per confermare l’organico Covid che è risultato essenziale per le nostre scuole. Queste proposte le mettiamo al tavolo anche per quanto riguarda il decreto Aiuti bis. Speriamo che il governo le accolga, altrimenti a settembre le scuole riapriranno, ma purtroppo potranno essere richiuse presto”, conclude il sindacalista autonomo.