Succede in Francia. Il maestro super tatuato che si fa chiamare Freaky Hoody, Hoody il mostruoso, fa insorgere i genitori di una scuola dell’infanzia. “Spaventa i bambini,” si lamentano. E l’insegnante più tatuato della Francia, prontamente, viene destinato alla scuola primaria e media.
Ma davvero, un uomo così, non è adatto per bambini molto piccoli? Non sarà paura della diversità? E la scuola non dovrebbe invece vincerla, questa paura, insegnando ad amare il diverso, come davanti a un qualunque Quasimodo, il deforme campanaro di Notre-Dame, nel romanzo di Victor Hugo? Un’idea pedagogica che i francesi dovrebbero conoscere molto bene, e che sta alla base anche della scuola italiana. Per questo, tra l’altro, ci è piaciuta la canzone di Levante, quest’anno, al Festival di Sanremo, Tikibombom, col suo Ciao tu, freak della classe.
Ad ogni modo, sul sito di Repubblica leggiamo la difesa del protagonista: “Superato il primo stupore stabiliamo (con i bambini) una buona relazione e mi trovano anzi molto cool”.
Insomma, i freak piacciono ai bambini, se i bambini hanno il tempo di abituarsi a loro e di comprenderli; e di sicuro piacciono alla pedagogia.
Ai fini dei trasferimenti a domanda e d’ufficio del personale docente e educativo al punto…
Con il decreto ministeriale n. 156 del 24/02/2025 il MUR ha dato il via ai percorsi…
Oggi, 14 marzo, è scattata l'allerta rossa in Toscana dopo piogge forti nel corso della…
Una piccola vittoria per la donna, madre di un bimbo con autismo del napoletano, che…
Uno dei capitoli più discussi della bozza delle nuove Indicazioni nazionali è quello che riguarda…
È tempo di graduatorie interne di Istituto e domande di mobilità per l'anno scolastico 2025/2026.…