La #ResistenzaClimatica di Fridays For Future tornerà nelle principali piazze d’Italia con lo sciopero del 6 ottobre.
Quest’anno in Italia l’evento è sentito ancora più fortemente, infatti, sostengono gli organizzatori del movimento globale Fridays for Future, l’Italia è a un nuovo capitolo della storia climatica: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni. È il capitolo della devastazione, che rende l’azione collettiva indispensabile. La prima causa dell’aumento delle temperature, e di conseguenza dei fenomeni climatici estremi, sono i combustibili fossili, su cui l’Italia continua a investire ampiamente.
Il portavoce del movimento, Giacomo Zartini, dichiara dalle pagine del sito di FFF Italia che il nostro paese ha una responsabilità importante nelle politiche di mitigazione mondiali, date le sue emissioni storiche. L’Italia dovrà superare gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea, riducendo le sue emissioni di gas climalteranti dell’80% entro il 2030 e decarbonizzando totalmente il settore elettrico entro il 2035.
Gli attivisti intendono portare nelle piazze italiane la protesta contro gli investimenti fossili e la richiesta di affiancare politiche di adattamento che preservino gli equilibri e le risorse del pianeta, prima fra tutte l’acqua.
Il movimento propone alcune soluzioni per tutelare l’acqua e garantire maggiori difese naturali ai fenomeni estremi, tra cui: ridurre i consumi, ripristinare gli alvei originari dei fiumi, tutelare e promuovere la salute del suolo, favorire l’assorbimento dell’acqua nel suolo, spingere la forestazione, ripristinare i fondi del PNRR per il dissesto idrogeologico.
Sul sito di FFF Italia è possibile scoprire una ricca serie di risorse per la scuola, a partire da materiali audio visivi, consigli di letture, articoli, podcast al link https://fridaysforfutureitalia.it/risorse-for-future/.
Nelle piazze italiane è prevista la partecipazione di studentesse e studenti e al fine di favorirla gli Teachers for Future Italia, il gruppo che si è costituito all’interno del movimento, hanno stilato già dal 2019 una serie di indicazioni per promuovere l’impegno e la partecipazione, tra cui di convalidare le giustificazioni delle assenze per la partecipazione alle mobilitazioni, di ascoltare le richieste degli studenti, condividerle e agire di conseguenza. E non solo, gli insegnanti chiedono ai dirigenti scolastici di dichiarare lo stato di emergenza climatico ed ecologico per il proprio istituto, anticipando la politica.
Per trovare informazioni aggiornate a livello locale, per conoscere il programma delle piazze, oltre a visitare in sito, è possibile digitare su Instagram “fridayforfuture” + nome della città.
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