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Fridays For Future, l’appello: “Docenti, scendete in piazza. Educazione ambientale affrontata a scuola solo in casi rari”

Oggi, 6 ottobre come abbiamo più volte ricordato, si svolge la prima manifestazione dei Fridays For Future dell’anno scolastico 2023/2024. Sempre per oggi è stato proclamato uno sciopero generale del personale della scuola da Sisa (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente).

Fridays For Future 6 ottobre, l’appello: “Parla ai tuoi docenti dello sciopero e chiedi loro di venire in piazza”

L’appello ai docenti

Sono moltissimi gli studenti che oggi scenderanno in piazza in molte città come Roma, Milano, Torino, Napoli, Padova, Palermo, Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Cagliari, Genova, Lecce, Taranto. L’associazione Fridays For Future Italia si rivolge anche ai docenti. “L’appello dei Friday For Future è rivolto a tutti quelli che lavorano nel campo della formazione” ribadisce a ilfattoquotidiano.it Emanuele Genovese, responsabile della comunicazione del movimento.

“È importante farsi sentire e mostrare che docenti e allievi possono collaborare anche al di fuori dell’ambiente scolastico” scrive il Sisa. E lancia un chiaro messaggio: “Parla con i tuoi insegnanti dello sciopero, chiedi loro di venire in piazza e ricorda che insieme possiamo fare la differenza”.

“Docenti e studenti sono parte dello stesso mondo”

Come spiega a ilfattoquotidiano.it Davide Rossi, segretario generale del sindacato, oltre che storico e insegnante, “i professori sono parte di quella comunità educante che unisce docenti e studenti in un luogo, scuola ma anche università, che dovrebbe non trasmettere ma costruire i saperi. Siamo parte dello stesso mondo e insieme dobbiamo riflettere sulla scuola stessa, sul tempo presente e sulle questioni ambientali”.

“Il problema, però, è che anche oggi quelle poche ore di educazione ambientale non le fa quasi nessuno – commenta Genovese – perché non è stata prevista un’adeguata formazione rivolta al corpo docente e perché i programmi non sono stati ripensati in base a questa novità. Questi insegnamenti, inoltre, sono spesso delegati agli insegnanti che, si presuppone, conoscano a grandi linee il fenomeno mentre tutta la parte che riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici sulla società viene affrontata solo in casi più unici che rari”. 

Redazione

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