Se ormai è dimostrato che l’assunzione quotidiana di frutta e verdura fa bene all’organismo ed aiuta a prevenire molte malattie è giunto il momento di favorirne il consumo tra i giovani: ad iniziare dall’ambiente scolastico, dove si acquisiscono modelli di vita e di comportamento.
E’ con questo presupposto che la Commissione europea ha deciso di incrementare fortemente lo stanziamento per il programma europeo di distribuzione gratuita di frutta e verdura fresca nelle scuole: che passerà da 90 a ben 500 milioni di euro.
L’iniziativa è stata accolta con estrema soddisfazione dalla Confederazione italiana agricoltori, la quale giudica l’iniziativa “finalizzata a favorire il consumo di ortofrutta da parte dei bambini ed abituarli così ad un’alimentazione corretta ed equilibrata. Oltre all’aumento del budget di spesa – sostengono dalla Cia – appare importante anche la richiesta dei parlamentari europei di dare priorità al prodotto fresco, di origine comunitaria, come chiesto dal nostro Paese. Iniziative del genere possono contribuire a rilanciare anche i consumi di ortofrutta che sono scesi in tutta Europa, ma soprattutto nel nostro Paese”.
Le preoccupazioni della Cia sono confermate da percentuali e statistiche: nel 2007 l’Italia ha fatto registrare un calo del 2,5 per cento nelle vendite di frutta e del 4,2 per cento in quelle di verdura e di ortaggi freschi. “Segno inequivocabile della crisi della dieta mediterranea, come evidenziato anche in un recente studio della Fao. Adesso – conclude l’organizzazione – sarebbe quanto mai opportuno che la Commissione Ue accelerasse l’avvio operativo del progetto, comunicando modalità e caratteristiche in modo di essere pronti con l’inizio dell’anno scolastico 2009-2010″.
Oggi nell’Unione europea ci sono oltre 22 milioni di bambini in sovrappeso, di cui più del 25 per cento obesi. In Italia la percentuale di obesi ha raggiunto, tra bambini ed adolescenti quota 13% e quel che preoccupa è la sua crescita costante.
Oggi nell’Unione europea ci sono oltre 22 milioni di bambini in sovrappeso, di cui più del 25 per cento obesi. In Italia la percentuale di obesi ha raggiunto, tra bambini ed adolescenti quota 13% e quel che preoccupa è la sua crescita costante.