Secondo l’Anvur hanno abbandonato l’Italia per cercare fortuna all’estero, e soprattutto in Svizzera e Regno Unito, medici, infermieri e architetti. Percorso inverso hanno compiuto avvocati e odontoiatri.
Dai dati, riportati dal Sole 24 Ore, emerge che tra il 2010 e il 2016 sono 7.591 i laureati italiani in medicina che sono emigrati, seguiti da 5.334 infermieri, 1.010 odontoiatri, 973 docenti di scuola secondaria e 710 farmacisti. “Infermieri (3.303) e odontoiatri (2.143) che occupano anche le prime due piazze della classifica delle immigrazioni. Alle loro spalle si piazzano gli avvocati che hanno però la meglio nel saldo (+ 1.808) tra entrate e uscite delle professioni”.
Un dato singolare riguarda gli italiani che, dopo aver preso la laurea in Italia, sono diventati avvocati in Spagna per ritornare quindi a esercitare la professione in Patria.
“In terra spagnola- precisa Il Sole 24 Ore- è sufficiente frequentare un master (anche online) e superare un quiz a risposta multipla per prendere il titolo senza tutta la trafila italiana di prove scritte e orali per l’esame di avvocato”.
Per quanto riguarda le professioni mediche e infermieristiche, le destinazioni sono state il Regno Unito e la Svizzera dove migliori sarebbero le opportunità di lavoro e gli stipendi
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