Sono un ex docente in pensione da alcuni anni e vorrei esprimere alcune brevi considerazioni proposito di un vostro articolo del 24 gennaio (Prof aggredito da studenti che fumavano, la dirigente: “Scontro provocato dal docente, ha insultato e filmato gli alunni”).
Controllare i ragazzi quando sono fuori dalla classe è praticamente impossibile per i docenti. In classe, i docenti hanno i loro alunni, qualche decina di ragazzi, che conoscono, ma quando devono vigilare durante l’intervallo di ricreazione, i docenti di turno possono trovarsi ad intervenire con uno qualunque del migliaio di alunni di quella scuola, alunni che non conoscono, che non sanno neanche come si chiamano, come fanno a vigilare in queste condizioni?
La vigilanza diventa solo formale, bisogna che si prenda atto di questo. Un docente può dire “non dovete fumare” e, se vede qualcuno che lo fa, gli può chiedere il nome, ma se si rifiuta di darglielo, non è che lo può obbligare o fotografare, non può fare praticamente nulla.
Questa è la realtà. Se poi i dirigente scolastici non capiscono queste situazioni, non cercano di placare gli animi e se la prendono con i docenti, allora diventa tutto più difficile.
Marco Sanna
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