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Fumo, alcol e droghe si ripercuotono sul cuore già in età scolastica

I giovani in età scolastica farebbero bene a verificare lo stato del loro cuore: il messaggio giunge dalla Provincia di Roma, dove a seguito di uno screening – composto da visita cardiologica ed elettrocardiogramma – realizzato su mille studenti dell`ultimo anno delle scuole superiori dal Dipartimento di scienze cardiovascolari e respiratorie dell’Università ‘La Sapienza’ è emerso che il 17% del campione studentesco ha fatto rilevare delle anomalie elettrocardiografiche di rilievo.
L’esito dell’indagine non è di poco conto: prima di tutto perché è stato realizzato su un campione tutt’altro che residuale, in secondo luogo perché secondo i cardiologi che hanno svolto il check up un dato del genere è tutt’altro che trascurabile. “E` emerso – ha detto il dottor Francesco Fedele, responsabile medico dell’iniziativa, durante il 71° Congresso della società italiana di cardiologia – che i fattori di rischio sono elevati: questo anche perché 20 su cento degli studenti hanno una familiarità cardiovascolare, cioè hanno genitori o congiunti stretti con problemi di cuore“. Ma c’è dell’altro: sullo stato del cuore incidono anche i comportamenti e gli stili di vita errati: “il 14% dei giovani esaminati  fuma più di dieci sigarette al giorno e 12 su cento abusano con l`alcol. C’è poi un ultimo dato, quello sulla droga: riguarda il 9% e – ha concluso il medico – desta grande sospetto“. Il messaggio è chiaro: fare una vita all’insegna dello ‘sballo’ e ella sfida continua favorisce l’insorgenza di patologie. Farlo comprendere ai giovani è un’impresa. Che medici, genitori e docenti devono almeno tentare di compiere.
 
Alessandro Giuliani

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