Per questo allora è importante la prevenzione fra i ragazzi a scuola per non diventare schiavi del fumo. Lo dimostra un’indagine realizzata dalla Cochrane Collaboration (progetto internazionale noprofit nato con lo scopo di raccogliere, valutare e diffondere le informazioni relative all’efficacia degli interventi sanitari) sulla prevenzione del tabagismo nelle scuole presentata oggi all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Analizzando i dati di 134 studi selezionati in base alla correttezza metodologica con cui sono stati realizzati, condotti in 25 diversi Paesi coinvolgendo quasi 500mila studenti fra i 5 e i 18 anni, è stato dimostrato che intervenire nelle scuole prima che i ragazzi inizino a fumare serve a ridurre l’incidenza del tabagismo. Tra gli studi considerati anche il lavoro condotto tra il 2006 e il 2007 nelle scuole toscane che ha visto la collaborazione tra la struttura di Riabilitazione Respiratoria Auxilium Vitae di Volterra, il Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori e il Dipartimento Universitario Cardio-Toracico di Pisa. Questo studio ha dimostrato l’efficacia di programmi di prevenzione che coinvolgono personaggi dello spettacolo e dello sport popolari fra i ragazzi: tra gli studenti che avevano seguito un programma di prevenzione solo il 4% aveva poi iniziato a fumare.
Tra le diverse attività nel corso del 2012 i ricercatori del Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori hanno lavorato a un’iniziativa in collaborazione con il MIUR che ha coinvolto 277 ragazzi tra i 14 e i 17 anni e ha messo al centro dell’attenzione l’esperienza concreta, cioè il far ”scoprire” ai ragazzi i danni del fumo, della cattiva alimentazione e di un ambiente inquinato attraverso laboratori in cui loro stessi erano coinvolti attivamente (www.lascuoladellasalute.it).
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