Oggi, 11 giugno, si sono svolti a Sant’Antimo, nel napoletano, i funerali in forma privata della povera Giulia Tramontano, la ragazza, incinta di sette mesi, uccisa dal suo compagno a coltellate a Senago, nel milanese, lo scorso 27 maggio. Come riporta Il Giornale, alle esequie erano presenti alcune docenti della ragazza, che aveva 29 anni.
Due docenti delle medie hanno raccontato, in lacrime: “Giulia era solare e piena di vita, non meritava di finire in questo modo. Era tra le più brillanti della classe”. A confermarlo è una compagna di scuola. “È vero – ha affermato con un nodo alla gola – non riesco a crederci, sono venuta in chiesa per salutarla un’ultima volta”.
Alla fine della cerimonia funebre le associazioni e le scuole del territorio hanno lanciato in cielo i palloncini bianchi. Nella cittadina di Sant’Antimo è stato proclamato per oggi il lutto cittadino.
Giulia verrà ricordata anche a Senago, dove si era realizzata professionalmente e dove aveva creato una rete di amicizie solide e sincere. Venerdì 16 giugno, infatti, nella cittadina del Milanese si svolgerà una marcia silenziosa in memoria della donna e di suo figlio Thiago nei luoghi dove si è verificato il femminicidio. Proprio nelle vicinanze dell’anfratto dove è stato ritrovato il corpo di Giulia è stato realizzato un murale dedicato alla vittima di violenza di genere e al bimbo mai nato.
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