Oggi, 26 settembre, si sono tenuti i funerali laici dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scomparso lo scorso 22 settembre alla Camera dei Deputati, a Roma. A prendere parola durante le esequie è stata una delle sue nipoti, Sofia, 26enne, che ha tenuto un discorso commovente, riportato anche da Il Corriere della Sera.
Ecco il contenuto del discorso: “Giorgio Napolitano era un leader e un politico e un uomo formidabile premuroso e pieno di attenzioni, era sempre presente per noi, ascoltava i nostri problemi in modo partecipe e e comprensivo nonostante fosse già occupato con i problemi del Paese”.
“Ci ha insegnato a combattere per i propri ideali senza curarsi degli ostacoli. I consigli che ci ha dato ci fanno sentire fiduciosi in noi stessi e orgogliosi di essere suoi nipoti. Il fatto che sia stato un nonno così eccezionale è testimone del grande uomo che fosse”.
“Ci veniva a prendere a scuola, ci faceva vedere i cartoni. Ci ha incoraggiato a seguire i nostri interessi, ci ha sempre spronati. Ci è venuto a trovare dove studiavamo all’estero, a Svizzera e Londra. Non era importante per lui quale carriera avessimo scelto, purché fossimo appagati. Ci ha dato molte opportunità e incoraggiato a seguire i nostri obiettivi. Ci ha presentato a grandi personalità, tra cui la regina Elisabetta II”, ha detto la giovane, che ha raccontato alcuni aneddoti di vita con il nonno.
“Ci ha sempre detto che qualunque obiettivo è raggiungibile, si ricordava tutto ciò che gli dicevamo e ci ha fatto sentire di poter confidare in lui ogni volta che ne avevamo bisogno. Ci ha insegnato come fosse importante trattare chiunque con rispetto e cortesia, a prescindere dalle differenze di opinioni e di posizioni, ci ha insegnato quanto siano importanti la famiglia e le amicizie”.
“Ci ha insegnato quanto sia importante amare quello che si fa e combattere per i propri ideali, senza curarsi degli ostacoli o delle complicazioni da superare. Sarà sempre la persona che ammiriamo di più: spero che voi tutti possiate ricordarlo con lo stesso affetto e con la stessa ammirazione che abbiamo per lui”, ha concluso.
Ricordiamo l’ex presidente Napolitano con il suo discorso in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico nel 2007, riportato da Flc-Cgil. Ecco uno stralcio del suo messaggio al mondo della scuola: “Bisogna investire risorse, energie e capacità nell’istruzione. Bisogna premiare chi studia bene. E mi fa piacere rendere omaggio a chi insegna bene: con dedizione e con impegno culturale, anche a fronte di scarsi compensi. E’ cruciale che la scuola riesca ad essere sempre più attraente come produttrice di apprendimento utile, a mostrarsi capace di fornire competenze che aiutino a crescere intellettualmente e a qualificarsi sotto il profilo lavorativo. La scuola deve sempre di più riuscirvi in tutte le regioni d’Italia così da aiutare le ragazze e i ragazzi che vengono dalle famiglie e dalle aree più svantaggiate: aiutarli a superare gli ostacoli che si oppongono alla piena realizzazione dei loro talenti e delle loro aspirazioni. Questa è la concezione del principio di uguaglianza affermata nella nostra Costituzione. Ed è fondamentale che la scuola venga percepita da tutti come il principale motore di uguaglianza. Produrre competenze e ridurre disuguaglianze sono i compiti primari dell’istruzione pubblica, ed è bene che questi compiti siano svolti con estrema cura. Se si persegue questo obbiettivo, non si può trascurare la formazione scientifica, tecnica, linguistica. Ma la scuola non forma solo lavoratori, forma anche persone. Ed è un vanto della scuola italiana avere studenti che sanno di storia, di letteratura e di arte”.
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