Oggi, 5 luglio, è stato celebrato il funerale della studentessa di quasi 17 anni uccisa qualche giorno fa a Roma, nel quartiere Primavalle. Per la sua morte è indagato un coetaneo, che al momento si trova in carcere; il movente dell’omicidio è ancora da chiarire.
La celebrazione ha avuoto luogo nella chiesa di Santa Maria della Presentazione, come riportano TgCom24 e SkyTg24. In migliaia le persone che sono accorse per dare un ultimo saluto alla giovane. Toccanti le parole del vescovo Baldo Reina, che ha officiato la funzione religiosa, relative soprattutto ai giovani e alla società di oggi: “Davanti alla morte di questa nostra sorella come prima cosa ci dobbiamo fermare. Dobbiamo togliere i sandali delle nostre tante certezze e avere l’onesta di compiere un sano e sincero discernimento. La morte di Michelle ci pone delle domande come Chiesa e come Società Civile. Dove stiamo andando? Siamo coscienti o no che la nostra è una crisi di civiltà? Cosa stiamo offrendo ai nostri giovani? Ce la sentiamo ancora di dire che stiamo costruendo un futuro per loro, oppure siamo diventati tutti complici di progetti di morte?”.
“Quello che è successo parla di un mondo guasto, che brucia la giovinezza, che insegue illusioni, che non conosce più quanto preziosa sia una vita – ha detto il vescovo nell’omelia -. Può avvenire che si banalizzi la vita così da trascinare nella banalità anche il male, che noi abbiamo il dovere di distinguere ed estirpare. Il nostro dolore ora diventa una denuncia, ma deve tradursi anche in cambiamento. Eccolo il frutto, che questa morte non sia sprecata e che diventi il segno di una necessità, quella di cambiare insieme questo nostro mondo”.
“Il nostro dolore nel suo impasto di rabbia a disperazione, deve trasformarsi in concime di speranza per una vita diversa, costruendo tutti una società dove queste cose non avvengano più, perché diventi il frutto di una vita nuova”. Monsignor Reina ha poi fatto appello a tutti ad “essere sempre strumenti di vita e mai di morte”, ha concluso.
La scuola della studentessa uccisa, un liceo psicopedagogico, ha organizzato per la serata di lunedì 3 luglio, una fiaccolata in ricordo della giovane e contemporaneamente sono state celebrate in tutte le parrocchie della Prefettura delle messe in suffragio.
Secondo quanto riporta Il Messaggero, la giovane, negli ultimi mesi, avrebbe avuto alcune difficoltà scuola. Dall’istituto avrebbero fatto sapere che la 16enne avrebbe avuto sempre risultati soddisfacenti anche se non brillanti, ma qualcosa sarebbe cambiato negli ultimi mesi: dalle molte assenze ad alcuni debiti formativi da colmare a settembre fino a una presenza che più di un docente aveva visto e nella quale aveva ravvisato un potenziale pericolo.
La ragazzina, secondo queste, ancora parziali, ricostruzioni, era da tempo in uno stato di agitazione, di cui non si conosce bene il motivo. La giovane pare apparisse, negli ultimi tempi, turbata nonché assente, spaventata a tal punto che pare fossero stati attivati alcuni dei cosiddetti “percorsi” per studenti in difficoltà.
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