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Funzionamento Intellettivo Limite (Fil): in Piemonte aprono le palestre per i bambini “svogliati”

Aprono in questi giorni cinque centri in tutto il Piemonte per potenziare le funzioni intellettive di quei bambini e quelle bambine che fanno più fatica perché sono i cosiddetti FIL,  alunni e alunne con Funzioni Intellettive Limitate. La Regione Piemonte insieme alla Consulta per le Persone in Difficoltà ha messo a disposizione delle famiglie piemontesi cinque palestre di potenziamento cognitivo che permetteranno a questi bimbi di potenziare il proprio apprendimento. 

La Regione Piemonte ha stanziato un fondo di un milione di euro per la costituzione di cinque centri sul territorio regionale che li aiutino a migliorare il loro apprendimento scolastico. Il centro di Torino si trova in corso Trento, ma ne saranno aperti altri quattro a Biella, Alessandra, Novara e Savigliano.  

I beneficiari

I beneficiari saranno giovani studenti e studentesse che sono in età di scuola primaria perché è importante intervenire subito, che verranno seguiti dal punto di vista pedagogico e scientifico. Quando inizia la scuola a settembre spesso bambini e bambine non vengono riconosciuti come FIL e quindi gli insegnanti in molti casi non sanno come intervenire. Il progetto della Regione Piemonte intende entrare dentro la scuola per cercare di formare gli insegnanti a una didattica più inclusiva. L’esperienza, inoltre, permetterà alla Regione anche di studiare il fenomeno: “Grazie a questa attività avremo anche dei dati di ritorno perché è importante agire e dare servizi, ma lo è altrettanto acquisire e dare dati per comprendere quanto la misura abbia avuto importanza nella vita quotidiana dei bambini e delle famiglie”, ha detto l’assessora regionale Chiara Caucino, “non lasciamo indietro nessuno, neanche questi bambini che oggi sono invisibili”.

Va ricordato che i bambini e le bambine FIL non hanno diritto a un piano educativo didattico personalizzato e non hanno diritto a un insegnante di sostegno.

FIL: non è una patologia

La bambina e il bambino FIL non sono soggetti con una patologia; vi è una diversità a livello neurologico, con un funzionamento atipico. Un modo diverso di pensare, ragionare, apprendere ed elaborare informazioni; spesso quindi le loro potenzialità non emergono e corrono il rischio di diventare adulti disfunzionali.

La palestra cognitiva

Barbara Urdanch è la responsabile pedagogica del centro High Performance Learning (apprendimento ad alta performance), presente a Torino dal 2021. Il centro HPL, supporta le famiglie con figli con fragilità cognitiva e intellettiva dal punto di vista formativo ed educativo, grazie alla collaborazione con il Centro Regionale Disturbo Spettro Autistico in Età Adulta e grazie all’Innovation Center di Intesa Sanpaolo. L’idea di base è quella del potenziamento attraverso una palestra cognitiva, e porterà questa esperienza nel progetto per alunni FIL della Regione Piemonte. Si lavorerà su attività rivolte alle funzioni esecutive come memoria e attenzione, e sugli apprendimenti espliciti. Si tratta di un’azione preventiva molto importante e di una buona pratica che potrà essere di ispirazione anche in altre regioni italiane.

Carmelina Maurizio

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