Alcune discipline scolastiche hanno l’obbligo della verifica scritta oltre quella orale, come avviene per esempio ai docenti di italiano e latino oppure ai docenti di matematica e fisica dei licei scientifici, ma anche economia aziendale per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. In particolare quando il docente ha la doppia disciplina, come per esempio italiano e latino o matematica e fisica, si può arrivare anche a preparare numerose prove e correggere fino ad oltre 1000 compiti per anno scolastico.
Cosa prevede la funzione docente
Nel contratto collettivo nazionale di lavoro della scuola, precisamente all’art.29 comma 2, si prevede che la preparazione delle lezioni, delle esercitazioni e la correzione degli elaborati scritti, rientrino nelle attività funzionali all’insegnamento. Quindi questo tempo dedicato alla scuola, che tra l’altro è un tempo di lavoro particolarmente gravoso, in cui il docente resta molto impegnato e costretto a lunghe ore di concentrazione, è definito uno dei doveri della funzione docente.
In buona sostanza un docente di matematica e fisica con tre classi di matematica e due di fisica elabora 30 prove in un anno scolastico se queste 30 prove vengono svolte da 30 studenti, il docente ha 900 prove da correggere, se si aggiungono le prove dei test di ingresso o degli esami di Stato, quota mille è sicuramente superata. Vogliamo pensare ai docenti di disegno che hanno anche 9 classi, quindi circa 250 allievi? Questi docenti che svolgono almeno 6 tavole l’anno, si trovano a dovere correggere qualcosa come 1500 disegni. Se poi si dovesse quantificare il tempo dedicato alla preparazione delle prove, alla predisposizione del materiale, comprese le fotocopie, alla correzione degli elaborati, potremmo dire che vengono impegnate almeno 250/300 ore per anno scolastico.
Tempo e incentivo economico
Se queste ore fossero retribuite come salario accessorio, ovviamente solo ai docenti che sono obbligati allo svolgimento delle prove scritte, un docente avrebbe un incremento di almeno 4 mila euro nette all’anno di entrate. In buona sostanza un docente, per esempi di italiano e latino, potrebbe avere un salario accessorio, riferito all’attività della correzione degli elaborati prodotti, pari a 330 euro al mese compresi i mesi estivi.
Orientamento pagato e correzione compiti no
Con il PNRR non solo si concretizza quanto già avviato con il decreto legge 104 del 2013 che all’art.8 obbliga le scuole all’orientamento degli studenti da parte dei docenti, ma l’orientamento viene introdotto obbligatoriamente come modulo di 30 ore nell’insegnamento curricolare e si pagano con i fondi del PNRR i tutor orientatori e il docente orientatore, mentre alcuni docenti, non tutti per la verità, continueranno a svolgere la funzione di correzione delle verifiche nell’attività individuale ma funzionale all’insegnamento in maniera assolutamente gratuita. Eppure le prove di verifica scritta oltre ad essere obbligatorie sul piano della valutazione per alcune discipline, avrebbero anche uno scopo, non secondario, di orientare lo studente verso le scelte future.