Obiettivo della ricerca è quello di individuare processi di lavoro, attività e singole mansioni che, all’interno dell’organizzazione di un campione di amministrazioni statali, articolate sul territorio nazionale, potessero essere sviluppati e trasferiti in modalità di telelavoro.
L’intento è di aumentare l’efficienza produttiva interna, con decremento dell’assenteismo del personale, una loro maggiore
autonomia e capacità decisionale, a cui si aggiunge il miglioramento della qualità della vita per la riduzione dei tempi dedicati agli spostamenti casa-ufficio.
Il progetto offre un utile strumento di conoscenza alle Amministrazioni Pubbliche che vogliono utilizzare con consapevolezza e competenza tecnica le modalità del lavoro a distanza.
L’implementazione di particolari modalità di telelavoro può, infine, rispondere all’esigenza di ridistribuire meglio il personale nel territorio locale e nazionale per soddisfare i fabbisogni organizzativi e per meglio erogare i servizi richiesti.
Il tema del telelavoro è rilevante anche nel settore privato, anche alla luce dell’accordo, firmato il 9 giugno 2004 tra Confindustria e parti sociali, che regola l’istituzione del rapporto, le tutele e i diritti, gli aspetti legati alla privacy del lavoratore, l’organizzazione e gli strumenti di lavoro.
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