Purtroppo, la cronaca riporta numerosi casi di aggressione nei confronti dei docenti. Negli ultimi mesi non sono mancati i comportamenti scorretti da parte delle famiglie. Ma cosa sta avvenendo? Come mai i genitori intervengono come se fossero i “sindacalisti dei figli”? Come sta cambiando il ruolo dei docenti e dei genitori?
Bisogna riflettere sull’appello lanciato dai pedagogisti che hanno chiesto: “Fuori i genitori dalla scuola”. La Repubblica ha raccolto il parere degli esperti del settore. “Nelle aule non abbiamo più soltanto gli alunni ma, per ognuno di loro, abbiamo anche una mamma e un papà e la loro ombra più o meno lunga. Si sostituiscono ai bambini per rendere il disagio più sopportabile”, sottolineano gli esperti.
Secondo quanto osservato e riportato da La Repubblica, i genitori sistemano meticolosamente lo zaino ai propri figli, anche al liceo. Ci sono genitori che pretendono di concordare il voto delle verifiche col docente. Genitori che mettono bocca su qualsiasi cosa. Fortunatamente, non tutti assumono questi atteggiamenti. Il campionario è vario ma psicologi, pedagogisti, psichiatri e filosofi concordano sul fatto che mamme e papà troppo invadenti stanno danneggiando i propri figli. Da qui l’appello provocatorio di restare “fuori dalla scuola”.
“Il registro elettronico è una vera follia – ha spiegato Raffaele Morelli, psicoterapeuta – I ragazzi non possono più bigiare, marinare le lezioni, assumendosene la responsabilità. I suicidi sono aumentati del 500% e gli atti di autolesionismo sono in crescita. Ma che i genitori partecipino a tutto questo è gravissimo”.
Ecco cosa ne pensa il sociologo Francesco Pira: “Non esiste più l’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia. Occorre un corso di formazione alla genitorialità responsabile, perché le mamme e i papà devono imparare a ragionare e a razionalizzare. Negli Stati Uniti, gli psicologi hanno definito questo atteggiamento dei genitori “overparenting” ossia “una genitorialità sovrabbondante in senso negativo, quasi tossica”. I preadolescenti e gli adolescenti devono crescere e responsabilizzarsi e questo non può avvenire se i genitori corrono a tutelarli. I docenti sono in grado di supportare, con le giuste competenze, i ragazzi e le ragazze. Le chat delle mamme, dei bambini delle scuole elementari e medie, diventano una piazza virtuale e si generano continui malumori. Tutto questo non aiuta i giovani, ma li rende ancora più fragili e insicuri. Nel rapporto educativo non conta quanto siamo in grado di scoprire o sapere, ma è importante ottenere la fiducia dei nostri figli e imparare a confrontarsi con loro”.
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