In questi giorni si sta parlando moltissimo dei genitori “sindacalisti dei figli” e della loro, almeno di alcuni, incessante presenza a scuola. I pedagogisti hanno addirittura fatto un appello: fuori i genitori dalla scuola. Ma ecco che ne pensa il docente influencer Vincenzo Schettini, volto de La Fisica Che Ci Piace.
“Gli insegnanti sono genitori come i genitori”
Ecco cosa ha detto a Rtl1025: “Giusto lasciare fuori i genitori dalla scuola. I professori sono i professori. Gli insegnanti sono genitori come i genitori. Il ruolo scolastico non è semplice, siamo innanzitutto educatori. Se il genitore entra troppo nel merito di quello che accade a scuola è un problema. Così i ragazzi non vedono gli altri adulti, ossia i genitori, come persone che possono mettere regole come i genitori”.
Genitori sindacalisti dei figli
“Quando crescono – ha dichiarato tempo fa al Corriere della Sera Umberto Galimberti – i genitori andrebbero espulsi dalla scuola, perché i genitori fanno i sindacalisti dei figli: se non sono promossi ricorrono al Tar e gli insegnanti, per non passare le vacanze al Tar, li promuovono tutti. Questo determina un degrado enorme”
Molti pedagogisti, dal canto loro, invocano un passo indietro: “Stanno trasformando i figli in pupazzi, contestano i voti e gli rifanno i compiti”, dichiarano a La Repubblica. E continuano: “Nelle aule non abbiamo più soltanto gli alunni ma, per ognuno di loro, abbiamo anche una mamma e un papà e la loro ombra più o meno lunga”.
A parlare di ciò anche lo psicoanalista Massimo Recalcati: “Lo stato di salute della scuola riflette la condizione comatosa dello stato educativo in generale. La rottura del patto educazionale nella scuola è un fatto evidente. Come diceva Freud, nella figura dei maestri, degli insegnanti, dei professori, i figli proiettano le figure primarie genitoriali, quindi esisteva una continuità tra la figura del genitore e quella dell’insegnante. E con l’esistenza del patto educativo, i genitori si schieravano dalla parte degli insegnanti, condividendo lo stesso obiettivo, l’educazione e la formazione dei figli. Oggi questa alleanza si è fratturata, i genitori sono alleati con i figli e l’isolamento degli insegnanti comporta che qualunque loro azione educativa rivolta agli allievi viene vissuta dalla famiglia come un abuso di potere, come un’ingerenza, come un esercizio autoritario del potere. Nel nostro tempo i genitori tendono a fare i sindacalisti dei figli, in un certo senso. Per un altro verso, invece, gli insegnanti sono investiti di un compito educativo dagli stessi genitori. Nel momento in cui quest’ultimi non riesco a esercitare questo ruolo educativo in famiglia, gli insegnanti si trovano a supplire queste falle nel discorso educativo, infatti si dice spesso che la scuola va ad occupare il vuoto educativo lasciato dalle famiglie. Quindi gli insegnanti si trovano ad avere questo forbice a doppio taglio, da una parte criticati e dall’altra ritenuti necessari”.