Categorie: Politica scolastica

Furbetti del cartellino: solita commedia all’italiana

Siamo alle solite: il Governo giura lotta senza quartiere ai “furbetti” del cartellino, ma forse è la soita commedia all’italiana.

Sulla questione dei dipendenti pubblici che fanno la spesa durante le ore d’ufficio è intervnuto nelle ultime ore anche il Presidente del Consiglio che promette sfracelli: “Chi timbra e se ne va verrà licenziato entro 48 ore”. Scontata la reazione sindacale: “Ci vogliono garanzie, neppure un fannullone dichiarato può essere licenziato in 48 ore”.
Sembra quasi che sindacati e Governo non sappiano che la legge attuale prevede già la possibilità (anzi la necessità) di sanzionare con il licenziamento la cosiddetta “falsa attestazione in servizio” che è espressamente prevista dall’articolo 69 del decreto 150/2009 (il cosddetto “decreto Brunetta”).

 

{loadposition bonus_1}

 

Peccato che secondo la legge la fattispecie in questione venga trattata – sotto l’aspetto procedurale – esattamente come tutte le altre infrazion disciplinari. L’iter, insomma, è il soito: contestazione di addebiti, audizione a difesa, e così via. Tutte operazioni che richiedono tempi precisi.
Ma c’è di più: già adesso la falsa attestazione in servizio può anche configurare illecito penale e – nel caso di flagranza di reato – potrebbe avere come conseguenza l’arresto del dipendente.
E ancora: persino prima del 2009 ci sono stati casi di dipendenti condannati dalla magistratura contabile per aver creato un danno di immagine alla Pubblica amministrazione.
Insomma: norme  e disposizioni ci sono, e ci sono anche precedenti precisi nella giurisprudenza.
Appare quindi un po’ curioso che si invochino ulteriori norme per colpire i “furbetti”.
Forse basterebbe che la Pubblica Amministrazione si limitasse a funzionare correttamente e mettesse in atto le procedure già previste dal nostro ordinamento.
Il fatto è che se questo si verificasse nessun Governo e nessun partito potrebbero più intestarsi il merito dell’ennesima riforma epocale.
E, diciamo la verità, anche noi cittadini verremmo privati del privilegio di assistere in modo del tutto gratuito a una delle tante commedie all’italiana.

 

{loadposition facebook}

 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Compiti per le vacanze sì o no? Partecipa al SONDAGGIO

Ogni anno, a dicembre, torna il dibattito sui compiti per le vacanze natalizie. Dare o…

19/12/2024

Manovra 2025, via libera corsi sull’educazione affettiva a scuola: fondo da mezzo milione

La Manovra 2025, dopo l'esame in commissione alla Camera, riporta molte novità che arricchiscono il…

19/12/2024

Iscrizioni alla secondaria superiore. Saranno scelte consapevoli soli 13 anni? In un liceo, un biennio comune prima di scegliere

È tempo di orientamento e di open day, i licei si rifanno il trucco per…

19/12/2024

127.662 minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia in 10 anni

Sono 127.662 i minori stranieri da soli arrivati in Italia via mare. Prevalentemente adolescenti e…

19/12/2024

In Manovra gli emendamenti per la scuola

Nonostante il camino faticoso della legge di bilancio, alcuni emendamenti approvati in commissione Bilancio alla…

19/12/2024

Attenti all’influenza: picco dopo le feste

Dopo le feste di Natale è atteso il picco di casi di influenza, dovuto appunto…

19/12/2024