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Fusaro: “Una società in cui non si premia il merito è una società in cui vanno avanti i parassiti”

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A conclusione del 5° Congresso nazionale di Meritocrazia Italia, le cui principali posizioni emerse serviranno per la definizione del programma operativo del prossimo anno, fra i vari interventi interessante risulta quello del filosofo Diego Fusaro: “In Italia la situazione è surreale se si critica il concetto di merito. Una società in cui non si premia il merito è una società in cui vanno avanti i parassiti. Ripartire dal merito è una questione fondamentale, potrebbe essere un modo per superare l’empasse della politica italiana divisa in sterile dicotomia tra destra e sinistra che in realtà condividono tutto, anche la scarsa valorizzazione del merito. Mi ritengo già imbarcato nel Movimento Meritocrazia Italia, condivido tutto di questo progetto, anche il favorire il dialogo tra forze politiche diverse”. 

“Il merito viene associato ad un concetto di destra, in termini nietzschiani, per il rimando a delle capacità superiori. Al tempo stesso è anche un concetto di sinistra, nel senso di rivendicazione dell’individuo di essere valutato non per la casta, il ceto e la posizione economica, ma per il suo talento. Mi piace ricordare una lettera del giovane Gramsci che diceva di provare rabbia per il fatto che suoi compagni più fortunati di lui potevano andare avanti negli studi, lui non poteva pur volendolo fortemente. Quella era la rivendicazione di far emergere un merito. Una società che non riconosce il merito è una società morta”.